Lotta alla ludopatia, il capogruppo PD Armentano: "L'ordinanza del luglio 2018 funziona e le sanzioni aumentano per chi non rispetta le regole"

"Lavoreremo in questo mandato per essere città capofila in Italia per le azioni di contrasto e prevenzione a questa grave piaga sociale"

"I numeri non mentono: il + 32% di sanzioni nei primi sei mesi di quest'anno elevate ad attività che non rispettavano l'ordinanza del luglio 2018 sulle slot machine ci dice che siamo sulla strada giusta. Ma, accanto al contrasto, il Comune di Firenze sta già lavorando con forza sulla prevenzione". Questo il commento del capogruppo PD Nicola Armentano ai dati sulle multe elevate a sale gioco 'indisciplinate' da gennaio a giugno 2019.

"L'intensificazione dei controlli da parte della Polizia Municipale ha evidenziato che molte attività non rispettavano le fasce orarie stabilite dall'ordinanza – sottolinea Armentano –. Così facendo, si va a contrastare direttamente la ludopatia e chi la sfrutta senza scrupoli. Ma la nostra amministrazione, già dallo scorso mandato, ha avviato una serie di percorsi 'virtuosi' per agire sulla cura della ludopatia, e grazie al lavoro fatto fin qui ad ottobre apriranno i primi due centri di ascolto per giovani vittime di ludopatia e abuso dell'uso di smartphone.

Ma non vogliamo fermarci qui. Innanzitutto vigileremo e controlleremo che il ricavato delle sanzioni venga utilizzato per progettare servizi a difesa delle dipendenze, e rilanciamo anche la nostra idea di creare un osservatorio permanente del Comune, che sia in grado di avere dati sempre aggiornati in tempo reale sul fenomeno della ludopatia e delle altre forme patologiche di dipendenza".

"La nostra nuova sfida si combatte sul terreno della prevenzione. Firenze vuole essere città capofila in Italia per la lotta al vizio del gioco, e in Consiglio comunale il PD lavorerà per raggiungere questo traguardo, che in pratica si deve tradurre in tante famiglie salvate da un vortice che purtroppo sempre più spesso le inghiotte innescando meccanismi di grave disagio sociale" conclude il capogruppo dem. (fdr)

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