Lorenzo Masi (MoVimento 5 Stelle): “Lunedì in Consiglio Comunale chiederemo nuovamente conto all’Amministrazione sul tema della sicurezza in città”

“Fioccano esposti e petizioni di cittadini in tutti i quartieri per una maggiore sicurezza e legalità: da Borgognissanti, a Novoli, Piazza Dalmazia e Campo di Marte, tutti uniti contro la microcriminalità”

“Quanto potranno resistere ancora i fiorentini?” se lo chiede il consigliere Lorenzo Masi, davanti all’ennesimo episodio di violenza denunciato dalla cronaca quotidiana.

“È sotto gli occhi di tutti che questa Amministrazione non è ancora riuscita, dopo oltre quattro anni di legislatura, ad imprimere una sterzata alla microcriminalità ormai diffusa in tutte le zone della città”.

“Sono i fatti a parlare: è evidente che non basta costellare il Parco delle Cascine di telecamere per renderlo un luogo sicuro e a disposizione della cittadinanza e che non sono sufficienti i pattugliamenti del nostro corpo di polizia municipale”.

“Ce ne siamo accorti noi che ogni giorno viviamo la città e ascoltiamo i cittadini, ma soprattutto sono gli stessi fiorentini ad essere esasperati”.

“E questa urgenza di legalità e di protezione è così forte che stanno fioccando raccolte di firme, petizioni ed esposti alle più importanti istituzioni, da parte di comitati di cittadini di tutti i quartieri” prosegue il pentastellato.

“Nel quartiere 5 in Piazza Dalmazia sono state raccolte ben 1.600 firme da parte di residenti e negozianti stanchi dei continui episodi di violenza, microcriminalità e droga. E adesso anche Borgognissanti nel quartiere 1 si appresta ad avviare una petizione da inviare poi al Ministero dell’Interno per denunciare lo stato di insicurezza e pericolo percepita dagli abitanti di questa parte della città”.

“Ebbene noi non ci arrendiamo e lunedì chiederemo per l’ennesima volta all’Assessore alla sicurezza Albanese di indicare quali provvedimenti urgenti il Comune intende adottare per ripristinare la legalità a Firenze”.

“Riteniamo infatti che sia assolutamente doveroso da parte delle istituzioni dare sicurezza ai propri cittadini, per scongiurare quel pericoloso rischio di giustizia fai da te, che il senso di impotenza collettiva può creare” conclude il consigliere. (s.spa.)

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