Lavoro agile. Maria Federica Giuliani (Vice presidente del Consiglio comunale): “Anche i permessi per visite mediche e necessità sono assicurati ai dipendenti sia in regime straordinario che per il futuro”

Sull’utilizzo dei permessi per visite mediche o per motivi familiari durante il lavoro agile la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani ha presentato un Question Time al quale ha risposto l’assessore al personale Alessandro Martini. 

“Il piano organizzativo del lavoro agile, approvato in Giunta, prevede, per il primo anno, fino al 30% dei dipendenti in modalità lavorativa agile. Una novità che interessa gli oltre 4.000 dipendenti del Comune di Firenze. Volevo venisse fatta chiarezza – ha spiegato la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – sulla possibilità, per il lavoratore in lavoro agile, di richiedere e quindi usufruire dei permessi per visite mediche o per motivi familiari e quali modalità il dipendente che lavora in agile potrà far fronte ad assenze brevi per motivi legati a visite mediche o necessità familiari. 

Come ha risposto l’assessore Martini il lavoro agile pone l’accento sulla flessibilità organizzativa. Il regolamento del lavoro agile del Comune di Firenze, che entrerà in vigore al termine della situazione emergenziale, prevede che i dipendenti che fruiscano di forme di lavoro agile abbiano diritto all’utilizzo dei giustificativi di assenza giornaliera previsti per la generalità dei dipendenti comunali, tra i quali, quelli correlati al diritto alla salute, alla tutela della maternità e paternità e ai diritti sindacali. In particolare, le 18 ore di permesso per visite mediche è una tipologia di permesso correlato ad un diritto costituzionalmente rilevante come la salute e, pertanto, il suo utilizzo (non solo a giornata, ma anche a ore, come prevede il contratto collettivo nazionale di lavoro) è riconosciuto anche nelle giornate di lavoro agile. La stessa correlazione con diritti costituzionalmente rilevanti non è invece desumibile per i permessi per motivi personali, soggetti a preventiva autorizzazione da parte del responsabile, che non richiedono espressa motivazione né specifica documentazione e che dunque come tali possono essere concessi solo compatibilmente con le esigenze di servizio. Questi permessi orari non risultano dunque compatibili con la flessibilità oraria della giornata lavorativa in smart-working. Ciò non toglie che se il dipendente abbia impegni personali particolarmente gravosi per i quali non può distribuire il proprio lavoro nell’arco della giornata, possa richiedere di usufruire del permesso personale per l’intera giornata lavorativa. 

I permessi, dunque, per visite e necessità sono – conclude la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – assicurate ai nostri dipendenti del Comune di Firenze”. (s.spa.)

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