L'assessore Danti: "Ddl lavoro vergognoso"

"Il Paese ha un bisogno disperato di discutere seriamente di lavoro e invece qui è tutto bloccato". Così l'assessore al lavoro Dario Danti commenta la scelta della maggioranza di dichiarare inammissibili 53 emendamenti, essenzialmente per mancanza di coperture finanziarie, al 'disegno di legge lavoro' in discussione alla Camera. 
"L'atteggiamento del centrodestra è vergognoso - ha aggiunto Danti - non gli interessa il no alla liberalizzazione indiscriminata del lavoro in somministrazione e la limitazione dei contratti a termine, ovvero la lotta precarietà. Come non gli interessa il rafforzamento delle politiche sulla sicurezza nei luoghi di lavoro".
"Proprio su quest'ultimo aspetto - ha proseguito - trovo inaccettabile il comportamento del governo e della maggioranza che lo sostiene. In venti mesi questo esecutivo non ha trovato il tempo di fare la riforma della sicurezza sul lavoro che la ministra Calderone aveva promesso alle parti sociali a metà gennaio del 2023, un tavolo con 40 sigle".
"A Firenze - ha concluso l'assessore al lavoro - ci ricordiamo bene cosa disse quella stessa ministra  pochi giorni dopo la tragedia del cantiere Esselunga di via Mariti, ovvero che sarebbero stati valutati interventi. Anche in questo caso siamo rimasti agli annunci. Ma del resto la Calderone è ben allineata alla presidente del consiglio. Il 25 ottobre 2022 la premier Giorgia Meloni esclamò in Parlamento che 'il nostro motto sarà non disturbare chi vuole fare, chi fa impresa va sostenuto, non vessato'. In un Paese esemplare per evasione fiscale non resta che domandarsi: il governo si è arreso anche su questo fronte?". (fn)

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