La Commissione Controllo incontra Patrizia Asproni, direttrice del Museo Marino Marini

"Da gennaio ingresso gratuito in una delle strutture più affascinanti e ricche di storia della nostra città. Invitiamo i fiorentini a fare una visita"

La Commissione consiliare di controllo sugli Enti partecipati ha incontrato questa mattina la dottoressa Patrizia Asproni, Presidente della Fondazione Marini, San Pancrazio, la quale ha illustrato le novità che seguiranno alla riapertura del Museo, il prossimo gennaio, dopo i lavori di messa a norma dei locali attualmente in corso.

Al termine dell'audizione, consigliere e consiglieri, dopo essersi dichiarati soddisfatti per l'ottimo lavoro fin qui svolto dalla governance del museo, hanno voluto rilanciare l'appello ai fiorentini perché vadano a visitare la struttura. Queste le loro dichiarazioni:

"Nel Museo di arte contemporanea Marino Marini, situato in piazza San Pancrazio, nell’omonima ex-chiesa, sono esposte le opere di Marino Marini, lo scultore italiano del ‘900 più quotato al mondo, ma purtroppo poco conosciuto dai fiorentini. La Presidente Asproni ha annunciato che dalla prossima riapertura che si avrà questo gennaio, sarà possibile accedere al museo gratuitamente. Questa scelta punta a trasformare gli ambienti suggestivi del museo, che integrano architetture moderne con ambienti antichi, in una piazza coperta, dove i fiorentini potranno riscoprire tanti capolavori dimenticati, ed accedere a mostre e altre iniziative pubbliche che vi si alterneranno.

L’importanza di riscoprire questo Museo è sottolineata anche dalla presenza come “Visiting Director”, di una figura della cultura internazionale, come Dmitry Ozerkov, storico dell’arte, e curatore del Dipartimento di Arte Contemporanea del Museo di Stato dell’Hermitage.

Dal Museo si accede anche ad un altro capolavoro, il tempietto del Santo Sepolcro, costruito su commissione di Giovanni Rucellai, da Leon Battista Alberti. Rivestito di marmi bianchi e verdi, intarsiati con complessi motivi decorativi, le formelle riproducono in scala il Santo Sepolcro di Gerusalemme. Per chi non l’avesse ancora fatto, un'opera assolutamente da vedere". (fdr)

Scroll to top of the page