Indice della criminalità, Roberto de Blasi (Capogruppo MoVimento 5 Stelle): “La situazione di degrado in cui versano le nostre città è la diretta conseguenza di chi promuovere iniziative di illegalità”

“Nel giorno in cui il Sindaco di Firenze Dario Nardella utilizzerà il Consiglio Comunale per la consegna delle chiavi della città di Firenze a Richard Gere, sostiene il Sindaco: “per essersi impegnato nella difesa dei diritti umani, come ha dimostrato lo scorso agosto quando si è recato a Lampedusa”, il Sole 24 Ore diffonde i dati della criminalità in Italia con la classifica delle 107 Province in cui la città di Firenze è sul podio col bronzo dietro solo a Milano e Rimini.

Il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle a Firenze – spiega il capogruppo Roberto De Blasi – nella sua attività istituzionale ha denunciato la situazione fin dall'inizio del proprio mandato con interrogazioni e question time, ai quali l'amministrazione ha sempre risposto che in città non esiste un'emergenza criminalità.

Noi riteniamo che la situazione di degrado in cui versano le nostre città sia, invece, la diretta conseguenza degli atteggiamenti di chi, come l'attore hollywoodiano, ha speso la propria immagine per promuovere iniziative di illegalità nel nostro paese culminate nel caso della comandante della See Watch 3 Carola Rakete quando ha tentato di speronare una motovedetta della nostra Guardia di Finanza.

Niente Chiavi della Città di Firenze invece al nostro presidente Giuseppe Conte – aggiunge il capogruppo del MoVimento 5 Stelle Roberto De Blasi – che con la sua attività istituzionale sta finalmente affrontando il problema ottenendo sensibili risultati nell’opera di redistribuzione dei migranti in tutta Europa.

Caro Richard Gere, alle numerose passerelle insignificanti dei nostri finti paladini dei diritti umani tra cui, come già detto, Saviano, Boldrini, Del Rio, Orfini, Vauro ecc, siamo abituati; il gruppo consiliare del M5S – conclude Roberto De Blasi – sarebbe stato onorato di partecipare alla cerimonia di oggi se il tuo impegno per la difesa dei diritti umani fosse stato più funzionale alle necessità dei poveri disgraziati in un'ottica di ricollocazione e gestione post sbarco, piuttosto che riconducibile all’ennesima foto ridicola!”. (s.spa.)

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