Il museo sito della memoria dell’Esma – ex centro clandestino di detenzione, tortura e sterminio entra nell’elenco dei luoghi patrimonio mondiale dell’Unesco

Era stato il presidente del Consiglio comunale Luca Milani a consegnare all’ambasciatore dell’Argentina in Italia Roberto Carlés ed alla Signora Vera Vigevani Jarach la lettera di sostegno di Firenze

“Enhorabuena Argentina” con queste parole l’ufficio di presidenza del Comitato Unesco riunitosi a Riadh ha accolto la candidatura, e lo ha fatto con il voto unanime dei paesi membri fra cui Italia. Il museo sito della memoria dell’Esma – ex centro clandestino di detenzione, tortura e sterminio entra nell’elenco dei luoghi patrimonio mondiale dell’Unesco. Quello che fu il più grande e tristemente celebre centro clandestino di detenzione, tortura e sterminio in Argentina, da oggi è luogo di Memoria, Patrimonio dell’Umanità.

“Avevamo ospitato l’ambasciatore dell’Argentina in Italia Roberto Carlés e la signora Vera Vigevani Jarach, ebrea scappata con la famiglia dall’Italia in Argentina per sfuggire alle persecuzioni e alla deportazione, madre di Plaza de Mayo, la cui figlia è scomparsa durante la tragedia della dittatura, per rilanciare da Firenze – spiega il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – questa importante candidatura. Il riconoscimento da parte della comunità internazionale è di grande significato; dà forza e ragione ai principi di memoria, verità e giustizia che gli organismi per i diritti umani argentini, assieme a Madres e Abuelas de Plaza de Mayo, hanno sempre sostenuto. Abbiamo accolto la signora Vera Vigevani Jarach, cittadina fiorentina per amore, alla quale abbiamo donato il fiorino d’argento e che ha ricevuto tanti riconoscimenti da parte della Regione Toscana, dal gonfalone d’argento al Pegaso d’oro, in quanto testimone, negli anni '30, della Shoah e poi, purtroppo, negli anni ’70, di un’altra tragedia con la scomparsa della figlia, desaparesidas. L’incontro con Vera Vigevani Jarach ha rappresentato un momento di riflessione fondamentale – conclude il presidente Milani – per mantenere viva la memoria sulla storia di migliaia di vittime della dittatura argentina. Adesso, la notizia che il museo sito della memoria dell’Esma – ex centro clandestino di detenzione, tortura e sterminio è entrato nell’elenco dei luoghi patrimonio mondiale dell’Unesco, ci riempie di gioia”. (s.spa.)

Il presidente Milani con Vera Vigevani Jarach
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