Il Consiglio comunale approva la risoluzione per rendere più facile il ricorso alla RU486 nelle interruzioni di gravidanza

I Gruppi consiliari di Firenze Riparte a Sinistra e MDP-Articolo 1 esprimono soddisfazione per l’approvazione della risoluzione: “Per facilitare il ricorso all’aborto farmacologico” presentata dalla consigliera Donella Verdi

“Il Consiglio comunale ha approvato la risoluzione “Per facilitare il ricorso all’aborto farmacologico” con 17 voti a favore e il voto contrario dei consiglieri Torselli di Fratelli d’Italia, Cellai e Tenerani di Forza Italia e della consigliera Perini del PD e Presidente della Commissione per le Pari Opportunità mentre erano presenti, non votanti, i consiglieri e le consigliere del PD Giuliani, Pezza, Lauria e D’Ambrisi.

L’aborto farmacologico – commenta la consigliera di Firenze riparte a sinistra Donella Verdi – è una tecnica sicura ed economica, più rispettosa dell’integrità fisica e psichica e meno rischiosa per le donne ma ancora troppo poco conosciuta e diffusa.

Il ricorso all’interruzione di gravidanza attraverso la somministrazione dell’aborto farmacologico in Italia è appena al 15,77%, dovuta a una serie di condizioni che ne limitano l’impiego a fronte di Francia 57%, Inghilterra 60%, Portogallo 65%, Svezia 90%, Finlandia 98%.

La risoluzione chiede che si possa ricorrere all’aborto farmacologico fino al 63° giorno di amenorrea come prevede l’Agenzia Europea del Farmaco, che siano riviste le linee guida di indirizzo che prevedono il ricovero medio di tre giorni, permettendo la somministrazione della RU486 in regime di day hospital come già viene fatto in Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Puglia, in regime ambulatoriale e nei consultori.

La risoluzione – conclude la consigliera Donella Verdi – chiede alla Regione Toscana che vi siano, sul territorio, i consultori necessari, attrezzati e con personale sufficiente per deospedalizzare il più possibile la somministrazione della RU486”. (s.spa.)

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