Il Consiglio comunale approva la Mozione “Per assicurare l’applicazione della Legge 194”

Verdi (Firenze riparte a sinistra): "Una Legge di civiltà perché nessuno potrà imporre a nessuna donna di avere una gravidanza non voluta"

Queste le dichiarazioni della consigliera del gruppo Firenze riparte a sinistra Donella Verdi

"La Legge 194 per l’interruzione volontaria di gravidanza ha 40 anni ma c’è ancora chi vorrebbe ostacolarla e far ritornare le donne al medioevo.

La 194 è stata ed è una legge importante per il riconoscimento del diritto delle donne ad autodeterminarsi, per essere libere di scegliere, ed è stata determinante per far uscire le donne dall’aborto clandestino.

E’ stata il frutto di una mediazione, che riconosce il diritto all’obiezione di coscienza che negli anni ha visto la crescita esponenziale dei medici obiettori: si passa dal 58,7 del 2005 al 70,7% del 2014, in Molise il 93,3%, a Bolzano 92,9%, solo per citare alcuni esempi.

Nel Paese sono in corso attacchi al diritto delle donne ad autodeterminarsi e anche alla rete socio sanitaria di supporto alla maternità responsabile.

A Verona, il consiglio comunale ha approvato nell’autunno scorso una mozione presentata dalla Lega e voluta dai movimenti per la vita per finanziare associazioni contrarie a questa legge dello Stato per entrare nei consultori e nelle strutture sanitarie con lo scopo di dissuadere le donne che intendono ricorrere all’interruzione di gravidanza.

Il Consiglio d’Europa e il Comitato Europeo dei Diritti Sociali, nel 2015 e nel 2014 hanno condannato l’Italia per aver violato il diritto alla salute delle donne che decidono di abortire denunciando le difficoltà di accedere ai servizi di interruzione volontaria di gravidanza a causa dell’alto numero di obiettori e delle situazioni di mobbing nei confronti dei medici non obiettori, che in troppi casi si  trovano quasi esclusivamente a svolgere le interruzioni di gravidanza per consentire l’applicazione della legge.

Con questa Mozione si afferma che la Città di Firenze informa le sue politiche al principio di laicità ed è “città a favore del diritto all’autodeterminazione delle donne”.

Questo il testo dell'impegnativa:

Impegna il Sindaco e la Giunta ad

-         Attuare politiche di sostegno alla maternità e paternità responsabile con la piena applicazione della Legge 194 e il potenziamento dei servizi previsti nella Legge 405 e Legge n. 34 per l’istituzione dei consultori e il loro sostegno

-         A non erogare contributi ad associazioni, di qualunque orientamento, che interferiscano con l’attività dei consultori, garantendo la libertà di scelta delle donne

-         Accelerare la realizzazione del consultorio principale a Montedomini.

La Mozione è rivolta anche alla Giunta Regionale per:

-         Assicurare adeguati parametri di personale sanitario per garantire l’applicazione della Legge194

-         Tutelare e incentivare la professionalità del personale non obiettore, come è stato esplicitamente chiesto dal Consiglio d’Europa.

-         Verificare e garantire l’applicazione dell’IVG anche attraverso la mobilità del personale obiettore, come prevede la Legge e l’incentivazione del personale non obiettore.

-         Garantire il Servizio di IVG valutando anche la possibilità, nel caso di situazioni di grave carenza di personale medico non obiettore, di poter indire concorsi pubblici indicando, tra i requisiti la disponibilità a svolgere tutte le specifiche funzioni in applicazione della Legge 194.

A favore della mozione hanno votato i consiglieri e le consigliere del Gruppo Firenze Riparte a Sinistra, MDP-Articolo 1, Gruppo Misto-Pap, Partito Democratico, ad eccezione della Presidente per le Pari Opportunità Serena Perini che ha votato contro. Ha votato contro anche il consigliere Jacopo Cellai di Forza Italia mentre la consigliera Arianna Xekalos che aveva firmato la mozione, dopo il passaggio al Gruppo di Fratelli d’Italia-Firenze in Movimento ha ritirato la sua firma". (fdr)

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