“Gianfranco Mello, La Luce e il Colore”, la mostra in sala d’Arme fino al 16 aprile 

 

Oggi inaugurazione a Palazzo Vecchio 

 

 

Un viaggio nell’universo pittorico di Mello attraverso undici dipinti, veri e propri affreschi su tela, che testimoniano una tecnica affinata dopo anni di lavoro intenso e continuo. “Gianfranco Mello, La Luce e il Colore” è il titolo dell’esposizione visitabile a ingresso gratuito da oggi al 16 aprile in sala d’Arme a Palazzo Vecchio (dalle 10 alle 18), a cura della Fondazione Mello.

Opening questo pomeriggio alla presenza della vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini e dei curatori Iacopo Vigevani e Luciana Frilli.

 

“Veneziano ma fiorentino di adozione, sin da giovanissimo è nella nostra città che muove i primi passi nell’arte fino ad affermarsi ed a esprimere appieno la sua meravigliosa vocazione. – evidenzia la vicesindaca Bettini – I suoi lavori ci raccontano una poetica fatta di suggestioni e studio e una tecnica raffinatissima che ben si esprime in questi undici affreschi moderni. Siamo orgogliosi di ospitare a Palazzo Vecchio questa esposizione curata dalla Fondazione Mello, che è a sua volta uno scrigno di bellezze da scoprire”.  

 

La mostra è stata concepita dalla Fondazione Mello come un progetto espositivo volto a far conoscere la figura e il lavoro del maestro veneziano che ha vissuto a Firenze sin da giovane. Le tele esposte percorrono i temi più cari all'artista concentrandosi in particolare sugli scorci della nostra città. Elemento distintivo la sua tecnica pittorica, simile a quella di un affresco moderno.  Gianfranco Mello ( Venezia, 1933 – Firenze, 2018) nasce nel capoluogo veneto e si trasferisce a Firenze giovanissimo a seguito della famiglia e qui compie i suoi studi per poi affermarsi nell’arte. La prima mostra personale tenuta al Lyceum risale al 1950, a soli 17 anni. Lavora come docente fino al 1982 quando lascia l’insegnamento per dedicarsi completamente alla sua attività di artista. Vive e lavora a Firenze, dividendo il suo tempo fra il grande studio di Borgo Pinti nel centro storico della città, e quello di Pian dei Giullari nella campagna toscana. Tra i tanti riconoscimenti avuti nell’arco della sua vita, nel 1956 Mello viene invitato a partecipare alla VII Mostra nazionale “Premio del Fiorino” a Firenze dove riceve il premio d’Onore delle Arti “Lorenzo Viani” unitamente a Luigi Spazzapan e Emilio Vedova

 

 

Seguiranno foto sulla piattaforma dopo l'opening delle 18. 

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