Fratelli d'Italia: "Incomprensibile che a Firenze non venga adottato il taser per la Polizia Municipale"

Draghi, Torselli e Burelli: "Non c'è una spiegazione logica per non usare uno strumento che sarebbe utilissimo in molti casi, ma solo la voglia del PD di fare un 'dispetto' all'ex ministro Salvini"

"Un video girato con un telefonino ad Erice, in Sicilia, con una pattuglia di Carabinieri che ferma solo dopo molte difficoltà un uomo con disturbi psichici che girava per strada nudo molestando i passanti, è sufficiente a dimostrare come, se al posto dei manganelli gli agenti avessero avuto un taser, la situazione sarebbe stata risolta facilmente e velocemente con beneficio di tutti, compreso l'arrestato". Così il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi introduce l'argomento taser alla Polizia Municipale, dotazione auspicata dal centrodestra a Palazzo Vecchio fin dall'inserimento nel decreto sicurezza dell'ex ministro dell'interno Matteo Salvini, ma sempre rifiutata dalle amministrazioni Pd guidate dal sindaco Nardella.

A parlarne oggi in una conferenza stampa, insieme a Draghi, anche Edoardo Burelli, responsabile dipartimento nazionale Affari Legali del partito di Giorgia Meloni e il coordinatore regionale Francesco Torselli.

"Attualmente – ha spiegato Burelli – il taser è in regime di sperimentazione per le polizie locali. Anche a Firenze, con apposita delibera di giunta, due agenti potrebbero essere dotati di taser dopo aver effettuato un adeguato corso di formazione, di cui potrebbero beneficiare anche molti altri vigili, accrescendo così le proprie competenze. Dal 20 gennaio scorso, Udine ha fatto questa scelta. Non si comprende perché, a fronte di una sempre maggiore specializzazione delle polizie locali, fino alla possibilità di creare task force contro vari fenomeni di illegalità, non si vogliano equiparare i vigili alle forze dell'ordine nella dotazione di strumenti a disposizione, taser compreso".

"E' facile comprendere come a Udine il taser serva a poco o nulla, visto il bassissimo tasso di criminalità – ha notato Torselli –. Lì però amministra il centrodestra, mentre a Firenze, dove davvero sarebbe uno strumento indispensabile, purtroppo, in moltissimi casi, si sceglie di non adottarlo, e perché? Per fare un dispetto politico a Salvini, e non per altro. Se la stessa legge l'avesse firmata Minniti, Nardella avrebbe fatto le corse per dare il taser ai vigili fiorentini. Il taser è uno strumento che, come il manganello, ha pro e contro e come il manganello va saputo usare, ma di certo non è un'arma letale da demonizzare".

Il perché lo spiega Draghi: "Nonostante l'alto voltaggio (fino a 500mila volt), l'amperaggio del taser è molto basso, cosicché i rischi sono davvero minimi. Si calcola ci sia un rischio di mortalità pari allo 0,25% se usato su soggetti a rischio cardiovascolare". "Dunque, gli argomenti scientifici sono decisamente a favore di questo strumento" conclude il capogruppo di centrodestra. (fdr)

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