Fratelli d'Italia: "Disastro di Marcinelle, non scordiamo i nostri morti sul lavoro"

Draghi e Totaro nell'anniversario del disastro della miniera belga del 1956 ricordano i 262 minatori, di cui 136 italiani, che persero la vita. "Non dimentichiamo il simbolo del sacrificio dei lavoratori italiani nel mondo"

Questo l'intervento del capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e del senatore Achille Totaro

"Alle ore 8 del mattino dell' 8 Agosto del 1956, cominciava il disastro di Marcinelle: dopo 15 giorni, il bilancio spalancatosi agli occhi del mondo, fu quanto mai tragico. E’ il sangue dei nostri compatrioti il prezzo più alto pagato: ben 136 su 262 minatori, provenienti da tutte le regioni della penisola, morirono in fondo al Bois de Cazier. Si trattava di coloro che avevano lasciato i loro paesi in cerca di un futuro migliore, poiché una nazione devastata dal secondo conflitto mondiale non poteva assicurarglielo: Il Belgio, ricco di carbone ma povero di manodopera, aveva chiesto all’Italia i suoi lavoratori.

Ben diversa e da non confondersi quindi, rispetto a quella delle migrazioni attuali, la vicenda dei nostri nonni: non clandestini ma lavoratori, non mossi illegalmente in un'altra nazione ma da essa ricercati.

Partendo, riscattarono l’orgoglio di un paese che, immerso nella miseria, lentamente cominciava a riprendersi.

C’è tutta la nostra Nazione in fondo a quel pozzo a Marcinelle, ci sono le anime dei nostri fratelli d’Italia caduti sul lavoro, ci sono i cuori degli italiani nel mondo, d'oltremare e d'oltralpe, innamorati del loro paese, che mai hanno rinnegato le loro origini.

Con ciò, il monito che il fine primo della politica debba sempre insistere, con prioritaria istanza, nel garantire il benessere dei propri cittadini e la loro relativa sicurezza sul lavoro, contrastando con fermezza le ingerenze della finanza mondialista. Noi non dimentichiamo". (fdr)

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