Emergenza freddo. Fabrizio Ricci (Presidente Commissione Ambiente, vivibilità urbana e mobilità): “Firenze senza grandi criticità grazie al lavoro svolto dall'assesorato al welfare con associazioni e volontari”

Un question time, in Consiglio comunale, presentato dal Presidente della Commissione Ambiente, vivibilità urbana e mobilità Fabrizio Ricci, al quale ha risposto l'assessore al welfare Sara Funaro, ha fatto il punto sul servizio di accoglienza invernale che quest'anno ha previsto circa 140 posti letto a disposizione dei senza fissa dimora che decidono di lasciare la strada e ‘rifugiarsi’ al caldo delle strutture di accoglienza. Infatti quest'anno, oltre ai consueti centri di accoglienza si è aggiunto l'immobile dell'Orologio e l'accoglienza di via Alderotti, ai quali si aggiungono, inoltre, i posti offerti dalla Caritas alla cittadella della solidarietà, e nelle strutture di via Uguccione della Faggiola e quelli presso la parrocchia di Torregalli.

In questo servizio sono coinvolte inoltre la Croce Rossa, la Misericordia, la Fratellanza Militare, il Progetto Insider che, tra il 3 dicembre 2018 ed il 10 gennaio 2019 hanno effettuato 52 uscite con 711 contatti. Sono state distribuite 153 coperte, 66 metalline per il freddo, 32 sacchi a pelo, 607 bevande calde, 929 ceste con generi alimentari, 137 indumenti. 28 persone hanno accettato l'accoglienza e sono stati accompagnati in struttura.

“Sono numeri importanti e tutti possono rendersene conto andando in giro la sera. In tanti senza fissa dimora non accettano aiuto – sottolinea il presidente della Commissione Ambiente, vivibilità urbana e mobilità Fabrizio Ricci – e sono in tanti i volontari che si prodigano per distribuire pasti caldi e materiale per combattere il freddo. Il lavoro che viene svolto dai volontari è encomiabile. Come ha anche evidenziato l'assessore Funaro a Firenze non si sono registrate grosse criticità. Siamo riusciti – conclude il presidente Fabrizio Ricci – a fronteggiare il problema ed aiutare i senza fissa dimora e di questo lavoro prezioso dobbiamo darne atto all'assessore al welfare”. (s.spa.)

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