Dipendenze giovanili: dirigenti scolastici e insegnanti a lezione di prevenzione

Prevenire e contrastare l'uso delle droghe e l'abuso di alcol tra i giovani attraverso un nuovo approccio formativo. Saranno i dirigenti scolastici e gli insegnanti a sedersi sui banchi per imparare come affrontare il problema delle dipendenze degli adolescenti. E' quanto prevede il 'Patto Educativo' che è stato firmato stamani a Palazzo Medici Riccardi, tra Prefettura, Regione Toscana, Comune di Firenze, i vertici provinciali delle forze dell'ordine, l'Ufficio scolastico regionale per la Toscana, l'Unione Sanitaria Toscana Centro e i dirigenti delle cinque scuole interessate. 
Alla sottoscrizione sono intervenuti, tra gli altri, il prefetto Laura Lega, l'assessore regionale all'istruzione Cristina Grieco e la vicesindaca e assessora all'educazione Cristina Giachi.
Il progetto coinvolgerà in questa nuova edizione altri cinque istituti di istruzione secondaria di Firenze: il liceo linguistico “Giovanni Pascoli", il liceo artistico "Porta Romana", il liceo scientifico "Antonio Gramsci" e gli istituti "Sassetti Peruzzi" e "Gobetti-Volta".
La novità del progetto di quest'anno, che era partito in forma sperimentale nel 2016, consiste nel coinvolgimento anche dei dirigenti scolastici, oltre al personale docente. Tutti insieme andranno a lezione per apprendere il giusto know-how , per imparare come interagire con gli studenti, come cogliere per tempo i segnali di disagio e a quali istituzioni e associazioni rivolgersi appena si percepiscono situazioni critiche. Gli esperti hanno notato, infatti, che gli adolescenti conoscono bene gli effetti e i danni provocati dalle sostanze stupefacenti e dall'abuso di alcol, ma ciò non basta ad impedire che ne facciano uso. Da qui la necessità di fare prevenzione in un modo diverso, coinvolgendo ampiamente il mondo della scuola nel suo complesso, per sviluppare nei ragazzi quelle capacità personali che li rendano in grado di affrontare le complesse sfide della vita quotidiana, senza rifugiarsi in droga ed alcol. Anche sulla base delle precedenti esperienze, insieme ai docenti sono state elaborate delle linee guida per consentire ai giovani di accrescere il loro bagaglio di conoscenza e consapevolezza e accompagnarli verso il raggiungimento della necessaria autostima.
«Un patto educativo che si fa carico non solo di formare e informare sulle dipendenze, sui tipi di droga e sui traffici illegali collegati – ha rilevato la vicesindaca Giachi – ma anche di coinvolgere il contesto, di mettere in condizione gli insegnanti e quanti vivono intorno gli studenti di tessere una specie di rete. Specialmente nell'età dell'adolescenza i ragazzi non percepiscono i pericoli che possono correre. É dunque importante che intorno a loro ci siano persone consapevoli, attente, che cercano di intercettare i loro bisogni. Per questo è fondamentale un'educazione estesa di tutti i cittadini e cittadine».   
I docenti interessati sono quelli dei primi due anni delle scuole medie superiori. É stato scelto questo target perché ricerche recenti hanno appurato che le dipendenze giovanili cominciano a radicarsi nella fascia di età dei 13-15 anni. Sono previsti cicli di lezioni di formazione per ogni scuola, che si svolgeranno in Prefettura, che ha il ruolo di cabina di regia, tenute da personale dell'A.S.L., del NOT - Nucleo Operativo Tossicodipendenze della prefettura e delle forze dell'Ordine. La prima edizione del 2016 aveva interessato il professionale alberghiero "Bernardo Buontalenti", il tecnico commerciale "Giuseppe Peano", il tecnico professionale "Leonardo da Vinci", il liceo artistico "Leon Battista Alberti" e il liceo classico "Dante". (fn)

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