Tramite l’analisi del telepass associato al permesso ztl della donna gli agenti hanno scoperto che in almeno due casi la violazione era stata commessa proprio dalla sua auto
Ha provato a farsi annullare quattro multe per varie violazioni, tra cui il transito in corsia preferenziale e passaggio con il semaforo rosso, presentando una falsa denuncia per clonazione della targa. Ma lo stratagemma non è sfuggito alla Polizia Municipale che ha scoperto l’inganno e per la conducente dell’auto è scattata la denuncia.
La vicenda inizia mesi fa ma è arrivata alla Polizia Municipale soltanto a fine giugno, quando la Questura ha inviato la comunicazione al Reparto Anticrimine di una denuncia presentata da una donna. K.M, del 1979, nella seconda metà di maggio si era rivolta agli agenti del Commissariato di San Giovanni ipotizzando che la targa della sua vettura (una Fiat Panda Rossa) sia stata clonata. Allegate alla denuncia anche le copie di quattro verbali per altrettante violazioni al Codice della Strada (due per il transito in corsia preferenziale, una per il passaggio con il semaforo rosso e una per eccesso di velocità) per le quali K.M. aveva già presentato ricorso al prefetto chiedendo l’annullamento adducendo come motivazione proprio la clonazione della targa.
La Polizia Municipale ha quindi iniziato a indagare partendo dalle immagini registrate. Tutte le infrazioni infatti erano state accertate attraverso dispositivi elettronici di rilevamento (telecamere). Dalle riprese emergeva che le violazioni erano state commesse, tra metà dicembre e l’inizio di gennaio, da un’auto identica per marca, modello e colore a quella di K.M.
Dato che le telecamere sono installate in modo da non riprendere il volto del conducente, gli agenti hanno continuato le indagini per stabilire se fosse effettivamente un caso di clonazione di targa. Per questo gli agenti, accertato che K.M. è residente in centro, hanno effettuato verifiche presso la SAS da cui è risultata intestataria di un permesso ZTL e di un dispositivo telepass associato alla targa dell’auto. E analizzando i transiti dalle porte telematiche hanno scoperto che due delle violazioni, ovvero la circolazione in corsia preferenziale, erano state commesse proprio dall’auto di K.M tra l’altro i transiti erano stati anche registrati dal telepass).
La donna non ha però ammesso la sua colpa, raccontando agli agenti che anche la sorella poteva utilizzare l’auto e che ne era diventata proprietaria a inizio marzo. Gli agenti hanno quindi chiesto alla sorella informazioni a riguardo e la donna ha negato in modo assoluto di essere stata lei alla guida del veicolo in occasione delle infrazioni oggetto della denuncia.
A questo punto per K.M. è scattata la denuncia per “simulazione di reato”, ovvero per aver falsamente falsamente sporto denuncia-querela contro ignoti per clonazione della targa della sua auto pur essendo a conoscenza che in almeno due occasioni (i transiti in corsia preferenziale) non corrispondeva al vero. (mf)