Del Re (Firenze Democratica): “Registrazioni al portale sas per la sosta: code infinite da ieri agli sportelli URP, i cui dipendenti non erano neppure stati avvisati di questa nuova attività da svolgere”

“Perché il comune di Firenze non chiede agli altri enti i dati necessari ed evita questo obbligo di registrazione?”

Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re:

“In risposta alla nostra domanda di attualità di ieri, l’assessore alla mobilità - preso atto del numero assai basso di registrazioni delle auto sul portale della sas - ha annunciato in aula non solo una proroga di 30 giorni per l’obbligo di registrazione (pena, altrimenti, una sanzione pecuniaria, in caso di controllo e omessa registrazione), ma anche la possibilità di rivolgersi agli URP nei vari Quartieri per fornire assistenza ai cittadini (specie ai più anziani, come avevamo sollevato) in fase di registrazione. Peccato, però, che anche i dipendenti dell’Urp abbiano appreso questa novità ieri mattina, quando, una volta diramata la notizia, i cittadini hanno cominciato a fiotte a presentarsi agli sportelli con le casistiche più svariate da risolvere (o purtroppo non risolvere…) e con i telefoni della sas ormai fuori uso (perché costantemente intasati).

Questo ulteriore capitolo della saga legata alla eliminazione delle vetrofanie e alle nuove politiche della sosta denota l’improvvisazione di questa amministrazione: c’è improvvisazione nel contenuto del disciplinare approvato con delibera di giunta, c’è improvvisazione nelle modalità attraverso le quali si chiede ai cittadini di adempiere ad un nuovo obbligo, oltreché, come abbiamo più volte sottolineato, nella non - comunicazione di questa “rivoluzione” della sosta.

Non si comprende poi, come mai ai cittadini venga imposto un nuovo obbligo di comunicazione dei dati quando l’amministrazione potrebbe, - anzi, dovrebbe - chiedere questi dati agli altri enti che ne sono in possesso: è, infatti, la legge stessa a prevedere il divieto per le pubbliche amministrazioni di richiedere agli interessati informazioni di cui siano già in possesso. Così facendo, si sarebbe potuto evitare l’ennesimo adempimento burocratico a carico dei cittadini, facendo risparmiare tempo e risorse”. (s.spa.)

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