Decreto sicurezza, Fratelli d'Italia-Firenze in Movimento: "Anziché stracciarsi le vesti per i ‘poveri migranti’ il Comune ci spieghi cosa sta facendo per attuare le misure previste a vantaggio dei cittadini”

Torselli e Xekalos illustrano i contenuti del provvedimento col responsabile del dipartimento nazionale Affari Legali del partito Burelli. "Presenteremo una serie di interrogazioni"

"Nel consiglio comunale di Firenze, riguardo al decreto sicurezza, si è parlato unicamente di Acquarius, Sea Watch, della Diciotti, di dove si mettono gli immigrati, di ciò che sarà degli immigrati che finiranno sulla strada e fuori dai centri di accoglienza, addirittura che gli immigrati che abbiamo adesso a Firenze sarebbero qui per i centri di accoglienza al nord chiusi per colpa del ministro Salvini. E in tutto questo, non una parola è stata detta su cosa farà il comune di Firenze alla luce delle norme contenute nel decreto. E non è banale, perché i Comuni, con l'entrata in vigore del decreto, devono gestire dinamiche che sono nuove, delicate e che richiedono formazione e preparazione. Noi a Firenze oggi non abbiamo traccia di niente di tutto ciò". Così il capogruppo di Fratelli d'Italia-Firenze in Movimento Francesco Torselli spiega l'iniziativa del partito di Giorgia Meloni per l'applicazione del decreto Sicurezza a Firenze.

"Sono passati quasi due mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto Salvini – ha spiegato Edoardo Burelli, responsabile del dipartimento nazionale Affari Legali di Fratelli d'Italia – e ancora molti comuni amministrati dalla sinistra non hanno detto nulla su aspetti cruciali della legge, concentrando l'attenzione solo sull'immigrazione. Partiamo da un numero: i 38 milioni di euro per gli straordinari delle Forze dell'Ordine (Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza) e, in seguito, per l'assunzione di personale a tempo indeterminato nella Polizia Municipale (articoli 33 e 35). E proprio la Polizia Municipale è al centro della legge Sicurezza ed Immigrazione. Grazie alle nuove norme, infatti, la Municipale avrà accesso al Ced; la banca dati interforze che permetterà ai vigili urbani di non limitarsi ai controlli su assicurazione, bollo o eventuale furto, ma anche su misure cautelari e condanne presenti nel casellario giudiziale in caso di blocco di un automobilista (articolo 18). Questo, ovviamente, comporta problemi di privacy importanti, per cui è molto importante che il Comune fornisca e renda note delle linee guida chiare, cosa che ad oggi non è assolutamente avvenuto".

"Le Forze dell'Ordine, inoltre, saranno dotate di taser, la pistola a impulsi elettrici (articolo 19) – ha aggiunto Burelli –. Anche questo richiede un lavoro enorme di addestramento, in concerto con l'autorità sanitaria per i (seppur minimi) rischi derivanti dall'uso dello strumento. A questo si aggiungono le nuove competenze: diventerà penalmente rilevante lo sfruttamento dell'accattonaggio o i parcheggiatori abusivi che utilizzino 'manodopera' di minori, e ci sarà l'estensione del Daspo urbano che vedrà per la Polizia Municipale ridursi il gap con la Polizia di Stato (articolo 21). Infine, sul versante corruzione: il commissariamento di uno o più settori amministrativi potrà avvenire anche senza l'accertamento di infiltrazione mafiosa, laddove un'apposita commissione d'inchiesta appuri profili di condotte illecite gravi e reiterate. Per quanto riguarda la lotta alla mafia, ai comuni potranno essere destinati i beni confiscati ai mafiosi, con la possibilità di aumentare l'offerta di alloggi popolari per le fasce di popolazione in condizioni di disagio economico e sociale (articoli 28 e 36)".

"Alla luce delle novità introdotte dalla legge – ha dichiarato Xekalos – vogliamo capire se e cosa abbia fatto finora il Comune per attuare queste misure che migliorano la sicurezza della città e possono concretamente permettere ai fiorentini di sentirsi meno minacciati dalla criminalità. Oltre a criticarlo al capitolo immigrazione, in Comune hanno letto tutto il testo della legge? Presenteremo una serie di interrogazioni per capire come e quando questa amministrazione intenda applicare la legge su sicurezza e immigrazione". (fdr)

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