Decreto “Cura Italia”. Fabio Giorgetti (Presidente Commissione cultura e sport): “Mi aspettavo un intervento più incisivo a favore delle società sportive dilettantistiche”

“In questo momento davvero difficile per il nostro Paese, in cui perdono la vita centinaia di persone, la paura regna sovrana e le imprese sono in difficoltà, ho letto con molta attenzione e senso di responsabilità il testo definitivo del decreto legge 'Cura Italia' e nonostante sia tangibile la molteplice esigenza di intervento in tutti i settori, mi sarebbe piaciuto – commenta il presidente della Commissione cultura e sport del Comune di Firenze Fabio Giorgetti – che nelle misure d'intervento relative allo sport fosse presente un capitolo più incisivo per le associazioni e le società sportive dilettantistiche. 

Penso che le società sportive rappresentino un tassello importante dell'educazione dei nostri figli al pari della scuola, rappresentino un'ancora di salvezza per tante famiglie da un punto di vista economico e  rappresentano la migliore forme di integrazione sociale quindi mi sarei aspettato un intervento diverso.

All'interno del Decreto tre sono stati i punti che riguardano le società sportive dilettantistiche:

sospensione del versamento delle ritenute previdenziali e sospensione dei termini fiscali;

sospensione dei canoni concessori o canoni di locazione per le società che hanno impianti pubblici

indennità di collaboratori sportivi.

Entrando nel merito:

  1. è utile per le società strutturate e/o professionistiche che hanno versamenti fiscali e previdenziali mensili ingenti e non per le asd e società sportive di piccole dimensioni, prevalentemente senza dipendenti, che aderiscono alla Legge agevolativa 398/91 che sono il 90%!
  2. lo spostamento del pagamento al 30/6 dei canoni periodici  non ha nessun effetto positivo, forse la rateizzazione in 5 rate sì, ma tutto dipende dal momento di riapertura degli impianti perché le società sportive dilettantistiche vivono di incassi quotidiani
  3. Stanziare 50 milioni per i collaboratori della società con un rapporto preesistente che 'non hanno altro reddito da lavoro', è sicuramente positivo, ma tiene fuori tutti quei collaboratori che hanno anche altre entrate reddituali, per noi la maggior parte.

 

Intanto le società sportive con gli impianti chiusi:

  • sono senza incassi dei campionati federali
  • sono senza incassi dei tornei primaverili
  • sono senza conferma di sponsor e pubblicità
  • sono senza affitto di campi da calcio a 5 e a 7
  • sono senza incassi del bar
  • sono senza incassi del ristorante.

rischiano davvero di non riaprire. Senza nessuna forma di incasso ma con gli adempimenti in scadenza, quest'ultime che  ricordo, non hanno scopo di lucro, non ce la faranno a sopravvivere.

Io credo che l'intervento più incisivo per le società sportive dilettantistiche – conclude il presidente della Commissione cultura e sport di Palazzo Vecchio Fabio Giorgetti – sia senza ombra di dubbio la sospensione, dei mutui con le banche e/o col credito sportivo e le utenze (enel, gas, acqua) entrambi per 6 mesi; questi due interventi permetterebbero di non aspettare la data di riapertura degli impianti ed il ritorno alla normalità per avere una speranza di sopravvivenza. 

Presenterò una risoluzione in Consiglio comunale per la sospensione dei mutui e delle utenze e sono già in contatto con i parlamentari fiorentini per presentare un emendamento al prossimo decreto governativo  presumibilmente ad aprile”. (s.spa.)

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