Coronavirus, a Montedomini tornano gli incontri tra anziani e familiari

Inaugurata la “stanza degli abbracci”

Questa mattina a Montedomini sede è stata inaugurata la “stanza degli abbracci”: dopo tanti mesi di distanziamento, un primo dei tanti passi verso un graduale e prudente ritorno ai gesti perduti durante l’emergenza Covid-19. All’inaugurazione erano presenti il sindaco Dario Nardella, l’assessore al Welfare e presidente della Società della salute di Firenze Sara Funaro e la vicepresidente di Montedomini Francesca Napoli.

Il sindaco e l'assessore hanno inaugurato la “stanza degli abbracci” incontrando e abbracciando i primi due ospiti della residenza sanitaria di Montedomini: Dino (74 anni) e Maria Giovanna (91 anni). Nella mattinata le visite sono poi proseguite con gli altri incontri calendarizzati con i familiari.

A Montedomini sede la struttura “gonfiabile” è stata posizionata negli ampi e riservati locali dell’ex palestra al piano terra, dove sono presenti due ingressi separati: uno esclusivo per gli anziani e uno dedicato all’ingresso/uscita dei familiari.

Le tre “stanze degli abbracci” – una per ogni struttura di proprietà di ASP Firenze Montedomini – sono state acquistate da un’azienda specializzata di Bolzano: strutture gonfiabili di tessuto Nylon Poliammide a forma di tunnel, di dimensione 3x3 mt per 2,7 mt di altezza, con pavimento, parete separatoria e maniche termosaldate in PVC.

Nei giorni scorsi tutti i familiari sono stati avvertiti e stanno proseguendo le prenotazioni per gli incontri futuri. La programmazione giornaliera prevederà cinque incontri al giorno, intervallati da minimo mezz’ora di tempo, per permettere la sanificazione da parte del personale addetto.

Le stanze sono state acquistate grazie ai contributi rivolti alle RSA previsti nel Bando della Società della Salute di Firenze (SdS) e finanziato da risorse regionali.

“È stato bello abbracciare i nostri anziani - ha detto il sindaco Dario Nardella -. Le ‘Stanze degli abbracci’ sono un modo per permettere agli anziani di poter incontrare i propri familiari, di poterli abbracciare e accarezzare. A causa del Covid i parenti non possono fare visite ai cari ospitati in struttura e questo è spesso motivo di dispiacere per loro, anche se ne capiscono le ragioni. I contatti con i familiari sono molto importanti per gli anziani e sono convinto che queste strutture consentiranno agli ospiti delle tre strutture che hanno le hanno allestite di vivere più serenamente e in modo meno solitario le loro giornate, scacciando così la solitudine che è la loro peggiore nemica”.

“È stato molto emozionante vedere gli anziani riabbracciare dopo tanto tempo i propri familiari - ha detto l’assessore a Welfare e presidente della Società della Salute di Firenze Sara Funaro -. Il contatto con i propri cari, anche se attraverso un divisorio di plastica, ha un enorme valore per gli anziani: la vicinanza degli anziani ai propri affetti è un grande e prezioso incentivo per affrontare meglio le giornate e sentirsi meno soli. Allontanare la solitudine dalla loro vita è fondamentale per il loro benessere, sia fisico che mentale, e lo è ancora di più per coloro che sono in struttura”.

“I nostri anziani avevano bisogno del calore, dell’energia e degli abbracci dei loro cari – afferma il presidente di Montedomini Luigi Paccosi –. Quelle di stamani, le mani strette, gli occhi commossi e i grandi sorrisi sono state emozioni uniche, gioie pure dopo i duri mesi trascorsi. Volevamo colmare il bisogno di affetto e di carezze, sacrificato ormai da marzo scorso, dei nostri ospiti e con queste “stanze degli abbracci” – divisori di PVC a parte – ci siamo riusciti. Come tutti, ancor più, speriamo di tornare presto alla normalità, ma per quest’oggi possiamo gioire tutti quanti di questa grande novità per gli anziani di Montedomini”.

(fp)

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