Coronavirus, Dardano: “Teniamo accesi i riflettori sulla violenza sulle donne”

La capogruppo lista Nardella: “L’isolamento per chi è vittima di maltrattamenti può diventare una prigione. Importante ricordare che le reti antiviolenza sono attive”

“Dobbiamo essere come prima, più di prima accanto alle donne vittime di violenza. Con l’emergenza Coronavirus e le relative misure di contenimento il pericolo è questo fenomeno si vada a accentuare. Non potendo uscire di casa, chi è vittima di maltrattamenti domestici rischia di vivere in una sorta di prigione. Le chiamate ai centri violenza sono in calo, c’è un’allarmante tendenza a rinunciare alla denuncia, magari proprio perché 24 ore su 24 accanto al proprio aguzzino. Per questo è importante ora più che mai, in questa situazione difficile e drammatica, tenere accesi i riflettori su questo fenomeno odioso che nel nostro paese ha da sempre numeri purtroppo elevati, non dobbiamo permettere che adesso finisca per dilagare ancora di più. Dobbiamo ricordare che le reti antiviolenza sono attive anche adesso, funzionano nel pieno rispetto delle prescrizioni legate all’emergenza sanitaria, esiste un numero antiviolenza nazionale, il 1522, a cui ci si può rivolgere. Bisogna dire forte e chiaro che chi è vittima di violenza non è solo, forse stando tra le quattro mura di casa ora sembra tutto più difficile, ma da questo incubo si può uscire”.

 

Così Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella a Palazzo Vecchio.

 

 

(sa. ca.)

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