Cocollini replica a Sinistra Progetto Comune: “Nessun dialogo o confronto, nessuna pace: il terrorismo di Hamas prima si chiama col proprio nome, poi si combatte”

“Chi ha scritto quell’atto e chi l’ha approvato se ne assuma la responsabilità e non vesta i panni del pacifista pretendendo di dare lezioni di morale politica”

“Ognuno di noi che siede in Consiglio comunale si deve assumere la responsabilità politica e morale di quello che sostiene, a maggior ragione quando lo fa con atti pubblici. E quell’atto, proposto da Sinistra Progetto Comune e votato e approvato grazie a buona parte del PD, a nostro avviso, ha dei contenuti gravissimi. A cominciare da come viene definita Hamas. Proprio perché le parole sono importanti in democrazia, ci sentiamo di ribadire quanto abbiamo già sostenuto e quanto hanno denunciato il console Carrai e il presidente Gazzo.

Vestendo i panni dei pacifisti, oltretutto pretendendo anche di dare lezioni di morale politica, dopo aver scritto certe cose sui fatti del 7 ottobre in Israele, non si fa altro che aggiungere ipocrisia alla scellerata scelta di difendere Hamas. Su tali basi nessun confronto, né pubblico né privato, è possibile”.

Questa la dichiarazione del consigliere del gruppo Centro, e vicepresidente vicario del Consiglio comunale Emanuele Cocollini

(fdr)

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