Caso di dengue e diffusione zanzara tigre, interrogazione urgente di Cellai (Forza Italia)

"Vogliamo sapere cosa stiano facendo il Comune e l'Asl per disinfestare il territorio e scongiurare altre infezioni"

Contrastare in modo efficace e sicuro la diffusione sul territorio comunale della zanzara tigre: è quanto chiede in un'interrogazione urgente al sindaco il capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai.

"La zanzara tigre (aedes albopictus) rappresenta un potenziale pericolo per la salute pubblica in quanto è vettore di virus responsabili di malattie come dengue, chikungunya, zika" spiega Cellai, che poi, richiamando l'ordinanza emessa dal sindaco a seguito di un caso di dengue verificatosi in città, chiede di sapere quali azioni l'amministrazione, di concerto con l'Asl, stia mettendo in campo per disinfestare il territorio dall'insetto. (fdr)


Segue il testo dell'interrogazione


INTERROGAZIONE URGENTE

Proponente: Jacopo Cellai

Oggetto: contrasto zanzara specie Aedes albopictus (zanzara tigre)

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

* premesso che Aedes albopictus - meglio conosciuta come zanzara tigre - sebbene sia indigena in zone tropicali e subtropicali, si è adattata con successo nelle regioni temperate, è infatti attualmente stabile e diffusa in tutto nostro Paese fino a quote collinari, soprattutto nei centri abitati, dove stagionalmente può raggiungere densità molto elevate;

* visto che aedes albopictus è una specie molto invasiva divenuta ormai la più rappresentata negli ambienti urbani dove trova molteplici luoghi adatti alla riproduzione ed adotta strategie di sopravvivenza molto avanzate che consentono alle uova di resistere alla siccità oltre sei mesi e all’individuo adulto di sopravvivere anche durante l’inverno in micro habitat adeguati;

* considerato che la zanzara tigre, che mostra una elevata aggressività nei confronti dell’uomo, rappresenta un potenziale pericolo per la salute pubblica in quanto è vettore di virus responsabili di malattie come dengue, chikungunya, zika;

* vista la circolare del Ministero della Salute del 18.05.2018 n.1483 “Piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare invasive (Aedes specie) con particolare riferimento ai virus Chikungunya, Dengue e Zika – 2018;

* appreso dalla suddetta circolare ministeriale che in Europa nel 2017 si sono verificati due epidemie autoctone di infezione da virus Chikungunya, una in Francia ed una in Italia dove dall’inizio di settembre al 30 ottobre 2017, si è verificata un’epidemia da virus Chikungunya durante la quale sono stati notificati 489 casi autoctoni, di cui 282 confermati in laboratorio. Nel 2017 inoltre in Italia si sono verificati 125 casi importati: di Chikungunya (5), di Dengue (94) e Zika (26). Complessivamente, nel 2017, il 93% di tutti i casi importati di infezione da virus Chikungunya, Dengue e Zika è stato segnalato da 6 regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lazio.

* appreso peraltro che ci sono altre specie considerate potenziali vettori di arbovirus di più recente introduzione in alcune aree del nostro Paese : aedes koreicus e aedes japonicus, la prima delle quali si sta diffondendo rapidamente in Italia verso ovest;

* visto che il suddetto Piano Nazionale è stato elaborato con l'obiettivo principale di ridurre il rischio di trasmissione autoctona di virus Chikungunya, Dengue e Zika sul territorio nazionale ed allo scopo indica specifiche attività per il raggiungimento dell’obiettivo fra le quali figurano: Interventi periodici di riduzione della popolazione di zanzare invasive mediante interventi larvicidi e di igiene ambientale. Interventi mirati con adulticidi in aree o situazioni di particolare abbondanza del vettore (aree verdi di scuole, centri anziani, ospedali, parchi pubblici, cimiteri, fiere, mercati, manifestazioni di natura varia). Controllo del vettore al fine di prevenire una trasmissione autoctona e monitoraggio entomologico;

* visto che il Piano ministeriale prevede, oltre alla sorveglianza epidemiologica dei casi importati di malattia da virus Chikungunya, Dengue e Zika durante tutto l’anno, salvo potenziarla nel periodo di maggiore attività vettoriale (1 giugno - 31 ottobre), l’attuazione di un sistema di una serie di misure di monitoraggio che, in assenza di casi importati o autoctoni, consiste in interventi di tipo routinario (in questa situazione il problema è ancora considerato d’interesse ambientale) messi in atto per mantenere la densità delle zanzare a livelli di sopportabilità. Si tratta di interventi di prevenzione legati principalmente ad Aedes albopictus come fonte di fastidio, finalizzati alla riduzione di focolai larvali sul territorio mediante precoci interventi con prodotti larvicidi, nei focolai non rimovibili, viceversa con uso di adulticidi, che presentano un maggior impatto ambientale, limitati esclusivamente ad aree come giardini di ospedali, di scuole estive e di centri per anziani, o in occasioni di eventi, quali feste o sagre cittadine, che possono richiamare grandi numeri di persone), qualora vi siano riportate densità del vettore particolarmente alte. Si sollecita inoltre l’implementazione di un sistema di monitoraggio Hot Spot che preveda il posizionamento di alcune stazioni di rilevamento sentinella con ovitrappole e/o sticky trap, il cui numero e collocazione potranno essere stabiliti con la consulenza di esperti entomologi e con le altre Autorità sanitarie competenti per territorio. In particolare, si dovranno scegliere aree in cui la popolazione risulta maggiormente esposta alle punture della specie (al di sotto dei 600 m slm), come le grandi città, i centri urbani costieri e di pianura, e siti particolarmente sensibili (quali porti, aeroporti, interporti, scuole, ospedali, cimiteri etc.). Questo sistema permetterà di acquisire dati utili circa la presenza e le fluttuazioni stagionali della specie durante l’anno; la possibile introduzione di nuove Aedes invasive, come ad es. Aedes aegypti, e la valutazione locale dell’efficacia dei trattamenti insetticidi;

* appreso viceversa che nel caso di presenza del vettore ed uno o più casi umani d’importazione di febbre da virus Chikungunya, Dengue o Zika il problema diventa di interesse sanitario e si prevede nel periodo di massimo rischio (giugno-ottobre), o comunque in presenza di condizioni climatiche favorevoli alla trasmissione (con possibile estensione ai mesi di aprile maggio e novembre), di ricorrere ad un intervento più complesso nell’area di residenza del soggetto o dei soggetti segnalati, con azioni di sorveglianza e controllo delle zanzare locali mediante il posizionamento di almeno una trappola per adulti nei pressi dell’abitazione del caso e/o nel luogo nel quale trascorra la maggior parte della giornata che resterà in attività per le due settimane successive al trattamento;

* vista l’ordinanza sindacale contingibile ed urgente n. 203 del 3.07.2018 adottata a seguito della presenza in città di un soggetto affetto da virus Dengue con la quale si dispongono trattamenti di disinfestazione adulticidi e larvidicidi nei confronti della zanzara del genere Aedes Albopictus in alcune aree della città al fine di abbassare rapidamente la densità della zanzara tigre nelle zone dove il malato ha soggiornato e ridurre il rischio di innesco di una trasmissione autoctona della malattia;

* considerata l’urgenza motivata dall’attuale periodo di maggiore attività vettoriale e di potenziale rischio di trasmissione di arbovirosi

INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE

1. Se vengono effettuati periodici interventi con specifici larvicidi e adulticidi nel territorio comunale al fine di ridurre in modo significativo la densità delle zanzare tigre secondo quanto previsto dalla circolare ministeriale del 18.05.2018 n.1483 “Piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare invasive (Aedes sp.) con particolare riferimento ai virus Chikungunya, Dengue e Zika – 2018, con l’obiettivo sia di arginare il forte fastidio causato alla cittadinanza nei luoghi pubblici sia a titolo precauzionale al fine di ridurre il potenziale rischio di trasmissione di virus di cui il genere Aedes Albopictus è vettore;

2. In caso affermativo, qual è la programmazione degli interventi di disinfestazione prevista;

3. Se risulta siano stati avviati sistemi di monitoraggio Hot Spot da effettuare in assenza di circolazione virale con il posizionamento di alcune stazioni di rilevamento sentinella che consenta di acquisire dati utili sulle fluttuazioni stagionali della specie durante l’anno, il controllo sull’introduzione di nuove specie invasive e l’efficacia dei trattamenti insetticidi;

4. Se risulta che la zona interessata dall’infezione di cui all’ordinanza n.203/2018 venga monitorata con trappole per adulti per il controllo del vettore per due settimane dopo il trattamento insetticida, come prevedono le disposizioni della circolare ministeriale nel caso di casi umani importati.

Jacopo Cellai

Firenze, 19 luglio 2018

 

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