Appello per un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e in Israele, Cocollini (Gruppo Centro): “Un errore che non farebbe che avvantaggiare i terroristi”

“Il Comune dovrebbe invece sostenere Israele nello sforzo di sconfiggere definitivamente Hamas: solo così la pace sarà possibile in Terra Santa”

“Fino a quando Hamas si aggrappa alla sua ideologia di distruzione, un cessate il fuoco non è pace. Per i componenti di Hamas ogni cessate il fuoco" serve "per ricostituire le scorte di razzi, riposizionare i combattenti e iniziare nuovamente a uccidere i civili". Lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in un editoriale sul Washington Post, sottolineando che la "strategia di Hamas è nascondersi fra i civili palestinesi, usare i bambini e gli innocenti come scudi umani, posizionare i tunnel sotto gli ospedali, le scuole, le moschee e gli edifici residenziali".

“E il presidente Biden ha ragione: non è con il cessate il fuoco che la crisi tra Israele e Hamas si risolverà. Anzi. Per questo apprendiamo con dispiacere che il presidente del Consiglio Milani insieme alla consigliera PD Bianchi abbia oggi annunciato l’adesione all’appello per il cessate il fuoco" commenta il consigliere del gruppo Centro e vice presidente vicario del Consiglio Emanuele Cocollini”.

“Peraltro, non possiamo non sottolineare due aspetti: intanto il presidente Milani non può che parlare a titolo personale, e non citare l’istituzione che rappresenta, in quanto il Consiglio comunale non ha mai votato tale adesione. E poi, è mai possible che si citi la data del 7 ottobre e le barbarie commesse, senza mai nominare chi le ha commesse? Sono stati i terroristi di Hamas! Torniamo ad esprimere la nostra solidarietà ad Israele e l’auspicio che questa nefasta sigla possa diventare il prima possibile solo un pessimo ricordo” conclude Cocollini. (fdr)

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