Andrea Asciuti (Gruppo Misto): “Pro-vita e famiglia tra attacchi e censure”

In questi giorni continuano, nei programmi televisivi, i dibattiti sulle attività dell’associazione Pro Vita e Famiglia.
L’associazione Pro-vita non fa altro che difendere quello che è stata finora la famiglia tradizionale: padre, madre, figli e dispiace – spiega il consigliere del gruppo misto Andrea Asciuti – che abbia subito degli attacchi, come accaduto a Roma dove un gruppo di femministe ha assalito la loro sede. Fa veramente strano vedere quel che è accaduto, perché negli anni ‘70 questi episodi di terrorismo venivano attuati il più delle volte dagli uomini e fa veramente strano che durante una manifestazione contro la violenza sulle donne, queste attiviste di sesso femminile si siano riversate davanti a questa sede lanciando di tutto tra cui fumogeni e bombe incendiarie, di una è rimasta inesplosa all'interno della sede. Sono letteralmente dispiaciuto che sono stati censurati dei manifesti di Pro Vita e Famiglia, da parte del Comune di Firenze, che io ritengo innocui contro la teoria gender. Bisogna capire dove sorge il problema e perché ci sono questi nuovi regolamenti del codice della strada che possono indurre alla censura. Credo che tutto sia nato nel 2014 all’interno dell’Unar, che è l’ufficio anti discriminazione razziale, un ufficio che ha sede presso il dipartimento per le pari opportunità presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, che prima si occupava solo di pari opportunità tra uomo e donna, di discriminazioni razziali e che poi è stato allargato al gender ed all’omofobia. Proprio allora – ricorda Andrea Asciuti – furono distribuiti dei primi opuscoli con il logo dell’
Unar, intitolati Educare alla diversità a scuola, eravamo sotto il Governo Monti. Dobbiamo fare tutti un passo indietro,dobbiamo condannare la violenza e, soprattutto, adesso che siamo sotto un governo liberale, di una società liberale, devono essere rispettate tutte le idee e tutti i pensieri”. (s.spa.)

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