Multa dell'Antitrust a Publiacqua. Maria Federica Giuliani (PD): “Dotare ogni singolo appartamento di un contatore gestito direttamente da Publiacqua”

“La notizia di una multa di 2 milioni elevata dall'Antitrust per pratiche commerciali scorrette ci riporta ad affrontare l'annoso problema degli inquilini morosi e soprattutto delle utenze dell'acqua nelle unità condominiali. L'area servita da Publiacqua – ricorda la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – conta 44 mila palazzi dove solo il contatore generale è di Publiacqua che emette una fattura per l'intero immobile, mentre la ripartizione della spesa idrica è affidata a società private. La bolletta ufficiale che emette Publiacqua è quindi unica per tutto il condominio e sorgono, inevitabilmente, vari problemi quando le spese devono essere ripartite tra le varie utenze, in particolare quando vi siano fra queste delle morosità. Infatti la multa dell'Antitrust è arrivata perché Publiacqua, essendovi un singolo utente moroso, ha chiamato tutti i condomini a rispondere in maniera solidale. E' evidente come questo provochi enormi disagi dato che succede che venga sospesa l'utenza anche a chi è perfettamente in regola con i pagamenti; spesso nel palazzo vivono persone anziane, malati, bambini che si ritrovano, loro malgrado coinvolti in questo sistema. Questa pratica è stata contestata e ritenuta “una pratica commerciale scorretta” dall'Antitrust. “L'obiettivo – prosegue la vice presidente Giuliani – deve essere quello di portare le singole utenze ad avere dei contratti sottoscritti direttamente con Publiacqua. Faccio appello al nuovo presidente di Publiacqua, Lorenzo Perra, perché prenda in mano la situazione e la risolva una volta per tutte, dotando ogni appartamento dei tanti condomìni del proprio contatore e del proprio contratto, in modo che la fornitura dell'acqua possa essere letta e fatturata da Publiacqua. E' l'unica soluzione possibile per dirimere un problema che tutte le città fornite da Publiacqua, ed in particolare Firenze, subiscono da sempre. Non si è mai affrontato questo punto in modo adeguato ma oggi con le nuove tecnologie è sicuramente possibile risolverlo”. (s.spa.)

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