Barbara Felleca (PD) ha ricordato Piero Calamandrei

A 65 anni dalla scomparsa

A 65 anni dalla morte ricordiamo il professor Piero Calamandrei nato a Firenze, 21 aprile 1889 e morto a Firenze il 27 settembre 1956.

Insieme al presidente del Consiglio comunale Luca Milani ed alla Vice Presidente Maria Federica Giuliani, insieme all’Ordine degli Avvocati, abbiamo ricordato al cimitero di Trespiano il professor Calamandrei, avvocato ed accademico italiano, un politico, un Costituente, un fiorentino che ha amato la città e che ha seduto in questo Consiglio Comunale dal 31 Luglio 1956 sino alla morte.

Complesso – ha detto la consigliera PD Barbara Felleca – ricordare la figura ed il pensiero di Calamandrei, un fiorentino che combattè con passione per la giustizia come giurista, come avvocato, come riformatore di leggi, come scrittore politico, uomo politico e uomo di cultura. Era solito affermare che “una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica”.

Voglio ricordare il Calamandrei appassionato difensore del valore della Costituzione che aveva contribuito a scrivere, una Costituzione viva “perché si muova – diceva – bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità”.

Ma oggi voglio ricordare soprattutto il Calamandrei consigliere comunale, eletto in Consiglio nella lista del PSI con le elezioni amministrative del 27 maggio del 1956, entrando in carica il 31 luglio 1956 sino alla morte, avvenuta il 27 settembre.

Nella prima seduta di insediamento del Consiglio, quella del 31 Luglio 1956, Calamandrei ottenne 28 voti contro i 24 voti di La Pira, Sindaco uscente.

Nella seconda seduta del 3 Agosto fu Calamandrei a chiedere alle forze che lo avevano sostenuto di “non insistere sul mio nome”, ed in quella stessa seduta sarà rieletto Sindaco Giorgio La Pira.

Calamandrei fece un passo indietro, poiché disse di non sentirsi in grado, “per i miei doveri universitari e forensi, per gli impegni di lavoro scientifici che devo assolvere a breve scadenza e soprattutto per la mia età, e per lo stato di salute, che non mi consente più un lavoro assorbente come quello che sarebbe presiedere in questi momenti l’Amministrazione Comunale fiorentina”, ecco – aggiunge Barbara Felleca – disse di non sentirsi in grado di assumere su di sé il compito di Sindaco “che tanto più mi appare difficile, quanto più grande è l’amorosa dedizione che porto alla mia città”.

Poco più di un mese dopo, Calamandre morì a causa delle complicanze di un intervento chirurgico.

E sarà proprio La Pira, che, da Sindaco, aprirà la terza seduta, il 28 settembre, “sotto l’insegna di una bandiera abbrunata, segno di un grande lutto e di un grande dolore per tutta la città” poichè “L’amico carissimo Piero Calamandrei – membro tanto autorevole di questo Consiglio Comunale (forse, se lo permettete, il più autorevole) – da ieri non è più”.

Passione, lotta per la giustizia, ed amore per la sua città e grande rispetto per le sue istituzioni; e l’ammonimento a lavorare per l’attuazione della nostra Costituzione, che, diceva, “è in parte una realtà…”. In parte è ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno, un lavoro da compiere.

Così, oggi, voglio ricordare il professor Calamandrei - ha concluso la consigliera PD Barbara Felleca – e la grande lezione di diritto e di etica politica che ci ha consegnato”.

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ha ringraziato il Comune di Firenze per l’invito a ricordare Piero Calamandrei. “Grandissimo giurista ed Avvocato che costituisce un esempio per tutti noi. Le sue parole – ha spiegato, in rappresentanza dell?Ordine l’avvocato Sibilla santoni descrivono perfettamente l’impegno e la dedizione che la nostra professione richiede. Infatti, rubandogli le parole, affermiamo che “per questo amiamo la nostra toga [...]: perché sappiamo che ha servito a riasciugare qualche lacrima, a risollevare qualche fronte, a reprimere qualche sopruso e, soprattutto, a ravvivare nei cuori umani la fede, senza la quale la vita non merita di essere vissuta, nella vincente giustizia”. (s.spa.)

Ricordato Piero Calamandrei
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