Via Palazzuolo tra arte e artigianato, continua la rigenerazione della strada

Sopralluogo degli assessori Sacchi e Martini e del direttore Risaliti

Continua il progetto di rigenerazione urbana di via Palazzuolo in centro a Firenze: l’attenzione dell’amministrazione è concentrata sul tratto che da via dei Fossi raggiunge piazza San Paolino dove troveranno posto le residenze per artisti e fondi per artigiani di qualità, nell’ottica di una riqualificazione funzionale della strada. L’avanzamento del progetto è stato al centro di un sopralluogo degli assessori alla cultura Tommaso Sacchi e al patrimonio Alessandro Martini, insieme ai tecnici della Belle Arti e del direttore del museo Novecento Sergio Risaliti.

Gli spazi interessati sono quelli sul retro del museo Novecento: al primo piano troveranno posto alcune residenze per artisti (il cantiere da 900 mila euro verrà avviato entro l’anno) sull’esempio della Cittadella internazionale delle arti di Parigi, una sorta di ‘condominio’ che ospita decine di artisti internazionali ogni anno, mentre al piano terra ci sono una decina di fondi attualmente utilizzati come deposito del museo ma che rinasceranno come luoghi di artigianato di qualità, laboratori creativi e spazi espositivi. 

“Via Palazzuolo - dichiara l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi - non sarà più associata a fenomeni di degrado ma rinascerà completamente con progetti legati alla cultura. A pochi passi da qui è in corso il recupero del complesso di San Paolino e a breve il cantiere delle residenze entrerà nel vivo. Si tratta di un percorso innovativo che collegherà l’area al museo e a piazza Santa Maria Novella e che attraverso l’arte rivitalizzerà l’intera area”.

“Come assessore al Patrimonio Immobiliare - sottolinea l’assessore Martini - sono onorato di collaborare a questo ambizioso progetto di riqualificazione di una parte importante della città, a due passi da piazza Santa Maria Novella, dove insiste il Museo del Novecento. In via Palazzuolo ci sono diversi fondi comunali che vogliamo valorizzare per mettere al servizio della complessa e al tempo stesso pregevole opera di rinnovamento e rilancio dell’area a vantaggio della cultura, degli artisti e tutto quello che può rappresentare la nuova vita di un luogo così significativo per la città”.

 

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