Indagine “anti writers”, perquisizioni della Polizia Municipale su delega della Procura di Firenze

Agenti in azione nelle province di Firenze e Pisa

 

 

Questa mattina la Polizia Municipale ha effettuato quattro perquisizioni  (due in provincia di Firenze e due nel pisano) nelle abitazioni di altrettanti writers tutti maggiorenni. Si tratta di tre uomini (V.P. 20 anni, suo fratello 18 anni e P.R. 21 anni) e di una donna (A.P. 19 anni ragazza del primo).

Gli agenti erano sulle tracce dei quattro giovani writers considerati tra i protagonisti di una indagine condotta per danneggiamento, deturpamento e imbrattamento. Il loro coinvolgimento risale ad una notte dello scorso febbraio durante la quale venne realizzato un grosso graffito in via del Capaccio (tra via delle Terme ed il mercato del Porcellino) sulla facciata del palazzo storico che ospita il distaccamento della Polizia Municipale della Zona Centrale.  Negli stessi giorni altre “opere” erano state realizzate anche sulla chiesa di Santa Maria Soprarno e sul Palazzo di Palagio Arte della seta, tutti edifici storici. 

In casa dei giovani gli agenti questa mattina hanno sequestrato telefoni cellulari, schede di memoria, pennarelli, bombolette spray, tappini modificati, computer e quaderni contenenti disegni con le tag della crew (firma della loro banda), che li inchioda alle loro responsabilità come autori del danneggiamento di febbraio.

Per rimuovere la grossa scritta impressa  sull’edificio storico di via di Capaccio è stato necessario l’intervento di  ditta specializzata nella ripulitura della pietra. Il tutto ad un costo per l’Amministrazione di circa 8.000 euro.

Costituita alla fine del 2015 per contrastare i fenomeni di danneggiamento da parte di writers, l’apposita squadra della Polizia Municipale tramite le proprie indagini svolte in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica ha dato un’identità ad almeno 80 tag (firme) diverse, compiuto più di 30 perquisizioni delegate e denunciato altrettanti writers o street artists. Tra questi anche alcuni extra Firenze (Salerno, Roma, Milano e addirittura da Toronto) che avevano deciso di operare in città approfittando della sua rinomanza artistica. (mf)

 

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