Il Gonfalone di Firenze

Fino dall'antichità le varie comunità organizzate, che fossero città o intere nazioni, hanno affidato ad una rappresentazione simbolica  (un vessillo, una bandiera) l'identificazione con quella comunità. Il vessillo, così come è propriamente definito, incarna la 'presenza viva' della comunità di riferimento. Vessilli e bandiere sono tuttora mostrati nei luoghi in cui si amministra il potere (ad esempio il palazzo comunale) e nelle cerimonie pubbliche. 

Il Gonfalone è il vessillo della città di Firenze. Il blasone (dettato dal codice araldico) lo descrive come un “drappo rettangolare, terminante nella parte inferiore a coda di rondine, di color bianco e misura centimetri 213 in senso verticale e centimetri 137 in senso orizzontale, in cui campeggia il giglio di rosso aperto e bottonato”. Il Gonfalone è scortato sempre e in ogni uscita, dalla Famiglia di Palazzo, detta anche Famiglia del Gonfalone, costituita da oltre 120 anni. 

Sul Gonfalone sono appuntate quattro medaglie d'oro che sono state attribuite alla città in seguito ai comportamenti di particolare merito tenuti dalla sua popolazione durante alcuni momenti salienti della storia recente:
- La Medaglia d'Oro al  Valore Militare per la lotta di liberazione dal nazifascismo, concessa dallo Stato italiano;
- La Medaglia d'Oro alla Resistenza come custode dei valori della Resistenza, offerta dai Comuni e dalle Provincie della Toscana;
- La Medaglia d'Oro al Valor Civile per i meriti della città in occasione dell'alluvione del 1966, concessa dal Presidente della Repubblica;
- La Medaglia d'oro del Concilio Vaticano II sempre per i meriti legati all'alluvione del 1966, concessa da Papa Paolo VI.

Il giornalista Franco Mariani ha svolto un’accurata ricerca storica, confluita nel libro Il Gonfalone di Firenze e la Famiglia di Palazzo (Firenze, Scribo, 2019)

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