Ha incollato la copertina di un testo usurato dal tempo, lo ha passato alla pressa e ha appreso come muovere il telaio per ricucire un libro: l’assessore allo Sviluppo economico e turismo Cecilia Del Re ha passato a pieni voti la prova di ‘rilegatrice per un giorno’ chiudendo il ciclo di appuntamenti di ‘Un giorno da artigiano’. L’iniziativa organizzata da Confartigianato Imprese Firenze che ha visto alternarsi in vari mestieri artigiani tutta la giunta del Comune di Firenze.
“Una bottega storica nella quale si respira la storia dell'Oltrarno e di Firenze - ha detto l'assessore Del Re - Una mattina dentro una legatoria per imparare questo bellissimo mestiere artistico. Un mondo meraviglioso che merita di essere valorizzato e che stiamo sostenendo con le nostre politiche. Dopo il blocco che abbiamo imposto a nuovi bar e ristoranti, nei primi sei mesi del 2018 hanno aperto nel centro storico 51 nuovi artigiani, un settore quindi ancora molto vivo e vitale".
“Mettersi all’opera in un mestiere così particolare che necessita di dedizione minuziosa e si apprende solo stando in bottega – ha detto il presidente di Confartigianato Imprese Firenze Alessandro Vittorio Sorani – è il solo modo per capire quanto la passione funga da carburante per i nostri artigiani. A conclusione dell’iniziativa che ha visto coinvolta tutta la giunta del Comune di Firenze – ha proseguito Sorani – non possiamo che esprimere grande soddisfazione: abbiamo portato alla ribalta mestieri lasciati a volte in sordina e abbiamo fatto da cerniera tra amministratori e artigiani che si sono conosciuti e compresi meglio a vicenda. Questi erano i nostri obiettivi”
L’assessore Del Re ha lavorato sotto l’occhio attento di Franco Naviganti, proprietario insieme a Silvia Catarzi della Legatoria Balsimelli. I soci mandano avanti l’attività con la collaborazione di Valerio Biffoni e si dichiarano orgogliosi di lavorare principalmente usando le mani.
“Il telaio con cui ricuciamo i libri – ha detto Franco Naviganti – è sempre lo stesso di quando entrai a bottega da Balsimelli, nel 1962. Molti rilegatori al giorno d’oggi, usano macchinari moderni, noi invece abbiamo scelto di garantire ai nostri clienti la qualità che viene dalle nostre mani, che per noi sono anche occhi. Siamo contenti – ha continuato - che oggi un rappresentante della nostra amministrazione abbia provato, almeno in parte, il nostro mestiere”.