RSA e strutture residenzali psichiatriche, un protocollo per gestire visite esterne. Ok a mozione lista Nardella in commissione 4

L’atto ha avuto il via libera nella seduta odierna della commissione Politiche sociali e della salute

Un protocollo unitario per gestire le visite esterne nelle Residenze Sanitarie per Disabili (RSD), nelle RSA e nelle strutture Residenziali Psichiatriche; investire risorse previste per le “Stanze degli abbracci” per incrementare la socializzazione e la stimolazione cognitiva all’interno delle Strutture Residenziali. Sono gli obiettivi di una mozione proposta dai consiglieri lista Nardella a Palazzo Vecchio, la capogruppo Mimma Dardano e i consiglieri Angelo D’Ambrisi e Luca Santarelli, che ha avuto via libera nella seduta odierna della commissione 4 Politiche sociali e della salute.

“La pandemia Covid -19 ha purtroppo aperto la strada anche a tutta una serie di altre emergenze,  non solo quella dei contagi. Oltre al danno provocato dall’ingresso del virus nelle RSA, gli anziani e i pazienti affetti da deficit cognitivi hanno avuto un peggioramento delle patologie a causa di incremento dei sintomi neuropsichiatrici nel corso di un periodo critico eccezionalmente lungo come quello che abbiamo trascorso. Il virus ha impattato negativamente anche sulla salute e sul benessere delle persone con disturbi mentali e con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, ospiti in strutture residenziali, provocando vere e proprie sindromi da abbandono. – spiega la capogruppo lista Nardella e presidente commissione Politiche sociali e della salute Mimma Dardano – Tanto è stato fatto per provare a colmare la distanza e l’impossibilità della presenza fisica, da ‘il portale dei parenti’ uno spazio virtuale, voluto dalla regione Toscana, dedicato alla comunicazione fra la residenza sanitaria e i familiari, e ancora le stanze degli abbracci, per i quali è stato anche predisposto uno stanziamento regionale ad hoc di cui sappiamo hanno usufruito circa un quarto delle strutture toscane. Ma pensiamo sia giunto il momento di provare, nel pieno rispetto delle prescrizioni e nella garanzia di condizioni di massima sicurezza, a individuare dei momenti in presenza per queste persone che vivono situazioni così difficili. Per questo invitiamo il Comune a investire queste risorse per progetti volti a incrementare la socializzazione e la stimolazione cognitiva di chi si trova all’interno di questi luoghi. Considerando anche l’andamento della campagna vaccinale, l’obiettivo è arrivare a creare delle regole chiare per far riprendere le visite esterne in queste strutture. Per questo all’amministrazione chiediamo anche di farsi promotrice presso la Regione Toscana della necessità di avere un protocollo definito per Residenze Sanitarie per Disabili (RSD), RSA e strutture Residenziali Psichiatriche. Anche a livello nazionale si sta andando in questa direzione e auspichiamo si arrivi presto a fare chiarezza, lo dobbiamo a tante persone fragili che adesso forse possono tornare a vivere da vicino momenti di affetto con i propri cari”.

 

 

(sa. ca.)

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