Rispetto delle quote rosa nelle società partecipate. Massimiliano Piccioli (Firenze Democratica): “Un percorso lento e ancora incompiuto anche a livello locale verso un’equa rappresentanza dei generi”

Dopo il recente incontro organizzato a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento in occasione di “Italian Excellences Tour 2024” tenutosi in data 8 marzo 2024, giorno in cui si celebra la Festa Internazionale della Donna, a cui sono stati invitati personalità del mondo economico e della politica Fiorentina e Toscana di sesso esclusivamente maschile, il consigliere di Firenze Democratica Massimiliano Piccioli ha presentato un question Time sottolineando “il lasso di tempo intercorso dall’entrata in vigore nel nostro ordinamento della Legge n. 120 del 2011,
la c.d. Legge Golfo – Mosca e successive modifiche, che ha innalzato il livello di partecipazione delle così dette “quote rosa” al 40% dei membri eletti nei Consigli di amministrazione e nei Collegi sindacali delle aziende quotate in borsa e di quelle a controllo pubblico”, e ha pertanto chiesto se tale percentuale sia rispettata sia in termini di numero complessivo, sia di percentuale sul numero totale degli eletti nei Consigli di amministrazione e nei Collegi sindacali delle aziende controllate da questa Amministrazione comunale.
L’assessore Bettarini ci ha risposto che l’amministrazione rispetta la legge per quanto riguarda gli organi di amministrazione e di controllo delle società nelle quali il Comune svolge un controllo esclusivo congiunto, in quanto sono conteggiabili 25 su 65 cariche totali assegnate a donne, corrispondenti al 39% del totale. Siamo quindi ancora lontani da una parità, tanto che ad oggi non ricordiamo nessuna presidente donna di una società partecipata dal comune. E l’evento dell’8 Marzo scorso rispecchia questa situazione ancora lontana da una equa rappresentanza di genere in posizioni apicali all’interno della pubblica amministrazione”. (s.spa.)

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