Trespiano

via Bolognese 449, tel. 055 2625530

Il cimitero di Trespiano fu istituito nel 1784, ma solo un secolo più tardi cominciò ad essere arricchito da lapidi, monumenti e cappelle gentilizie.
In origine era solo un terreno diviso per quadrati adibiti alle sepolture a sterro, gli unici edifici esistenti erano gli alloggi dei custodi, del sacerdote e un oratorio. I fiorentini non amavano quel luogo, troppo lontano dalla città e spoglio.
Per questo, solo a seguito di importanti cambiamenti sia culturali che logistici, cominciò a configurarsi come il cimitero più grande della città.
Il cimitero subì il primo grande intervento di valorizzazione nel 1884, anno in cui l’amministrazione comunale decise di adibire una zona del cimitero alle sepolture monumentali.
Il terreno, che si sviluppa lungo la via Bolognese, fu terrazzato e nel giro di pochi decenni fu arricchito da numerose cappelle gentilizie e monumenti.
Negli anni trenta del Novecento il cimitero, non rispondendo più per capienza alle esigenze della comunità, fu ulteriormente ampliato e fu costruito, tra il 1936 e il 1937, su progetto dell’architetto Umberto Fabbrini, il nuovo ingresso. In origine, infatti, si accedeva al camposanto da un altro ingresso sempre lungo la via bolognese, designato ora come secondario.
Tra i personaggi noti sepolti in questo cimitero: Spartaco Lavagnini, Pietro Calamandrei e Giuseppe Poggi.

Il Ministero della Cultura, con Decreto prot. n. 9879 del 18/10/2022, ha dichiarato il cimitero di interesse storico - artistico ai sensi dell'art. 10, comma 1 e comma 3 lett. d) del D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio".

Avvisi

Si informa che il 1° maggio prossimo a causa di uno sciopero indetto dalla sigla sindacale USI CIT, il servizio di trasporto interno del Cimitero di Trespiano potrebbe non essere garantito.

Recupero sepolture private in stato di abbandono

Avvisi esumazioni

Si avvertono gli interessati che negli "Avvisi Esumazione" pubblicati, l'ordine cronologico delle esumazioni al termine del ciclo di rotazione almeno decennale, per motivi strettamente organizzativi e logistici, potrebbe non rispettare l'ordine cronologico di sepoltura.

Scadenze concessioni loculi stagni

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