Regolamento Unesco, il Tar dà ragione al Comune sulla ‘stretta’ antialcol ai minimarket

Vinto dall'Amministrazione il ricorso di merito presentato da una cordata di esercenti

È legittimo limitare l’orario di vendita degli alcolici nei minimarket, prevedere l’obbligo di offrire ai clienti alcune tipologie di prodotti e di disporre di una superficie adeguata, con tanto di bagno. Con queste motivazioni il Tar ha dato ragione al Comune di Firenze rigettando il ricorso presentato da una cordata di minimarket contro il regolamento per la tutela del centro storico approvato dal Consiglio comunale il 18 gennaio 2016, il cosiddetto regolamento Unesco.

Il Regolamento, al fine di contrastare l’abuso di alcol nel centro storico, prevede il divieto di vendita da asporto di bevande alcoliche dalle 21 alle 6, che rimane invece ammessa per il consumo al tavolo fino alle 2. Secondo il Tar, in questo modo il Comune non preclude il consumo di sostanze alcoliche in via generale ma ne limita la vendita senza implicare disparità di trattamento. In secondo luogo, il Tar riconosce la legittimità di imposizione da parte del Comune dell’obbligo di vendita di prodotti appartenenti ad almeno cinque tipologie merceologiche, che la sentenza riconduce all’intento di frenare i fenomeni di abbandono del centro storico da parte dei residenti. Infine, il tribunale amministrativo regionale della Toscana riconosce legittima anche l’imposizione di una superficie minima dell’esercizio e di un servizio igienico, nell’ottica di evitare l’assembramento all’esterno e di tutelare il decoro. (sc)

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