Borghi e vigneti del Chianti Classico per la terza edizione de “La Certosina”, la prima ciclostorica docg sulle strade di Gino Bartali

Presentata la corsa per biciclette storiche dall'assessore allo sport Andrea Vannucci e dal presidente del quartiere 3 Alfredo Esposito

Saranno le strade bianche, i vigneti e gli oliveti dove si allenava Gino Bartali e che pennellano le colline del Chianti Classico a fare da scenario alla Certosina, la prima ciclostorica docg con un percorso disegnato nel territorio del Gallo Nero, tra Firenze e Greve in Chianti. Immagini da cartolina che si impregneranno di sudore e di passione e che saranno rese uniche dal buon cibo e da un bicchiere di rosso.

La Certosina è una manifestazione che s'inserisce nel filone delle ciclostoriche. I luoghi che tocca la Certosina – ha detto l'assessore allo sport Andrea Vannucci – sono tra i più belli del mondo. Un'altra iniziativa organizzata nel nome di Gino Bartali. Abbiamo coinvolto tante associazioni proprio per rendere il mese di maggio sempre più il mese dedicato al mondo della bicicletta”.

La Certosina conclude il ricco cartellone, iniziato lo scorso 25 aprile, denso di eventi e di iniziative legate al tema della memoria ed alla figura di Gino Bartali, nostro concittadino. Un evento – ha ricordato il presidente del quartiere 3 Alfredo Esposito – che è cresciuto nel corso degli anni. Sabato 19 maggio ci sarà una mostra scambio di biciclette e tante altre iniziative in viale Tanini tra cui la pedalata con visita al museo dedicato a Gino Bartali. Un luogo che dobbiamo continuare a valorizzare. Il giorno dopo si svolgerà la terza edizione della Certosina che sta crescendo ogni anno per numero di partecipanti”.

Pievi, castelli, borghi, vigne tutto il Chianti che ti aspetti a portata di pedale. La Certosina (http://lacertosina.it/) prevede, dopo il raduno al Galluzzo, il chilometro zero proprio dal piazzale davanti alla Certosa del Galluzzo. È da qui che prenderanno il via tutti e tre i percorsi, corto (55 km di cui 3 di strade bianche, 200 metri di dislivello), medio (68 km di cui 9 di strade bianche, 1050 metri di dislivello) e lungo (70 km di cui 9 di strade bianche, 1300 metri di dislivello), che si addentrano nel Chianti Classico attraverso i Falciani. Tre percorsi leggermente diversi, ma tutti con unica identità, quella di far provare emozioni di un paesaggio unico. Si passerà attraverso posti magici e incantevoli come Montefiridoldi, la fattoria di Tignanello e Badia a Passignano per poi attraversare il Castello di Montefioralle e arrivare al Castello di Verrazzano. Qui è prevista l'arrampicata con cronometraggio facoltativo. Quindi dopo le fatiche del percorso, ristoro vintage a Verrazzano prima di riprendere la corsa verso il traguardo del Galluzzo, con la variante del passaggio da Impruneta per il percorso lungo. La manifestazione. L'evento, organizzato dal G.S. Misericordia del Galluzzo, si svolgerà domenica 20 maggio e l'evento sarà preceduto, sabato 19, da una mostra-scambio di bici storiche. “Questo modo di fare ciclismo, fa instaurare rapporti di amicizia, dello stare insieme, prima in sella poi a tavolaspiega Paolo Fani, organizzatore, anima storica della manifestazione, e grande appassionato di ciclismo, in particolare di quello vintage. “La Certosina nasce da questa mia grande passione, dalla mia partecipazione a numerosi eventi sportivi e dalla voglia di dare al Chianti fiorentino una sua vera e propria ciclostorica”. Nasce il Certosino Docg premio al miglior telaista. Fare un telaio perfetto è un'arte, ci vuole la stessa maestria con cui Benvenuto Cellini usava i suoi strumenti. Ed ai Benvenuto Cellini della bicicletta che il gruppo Amatori Verrazzano dedica un premio che sarà assegnato in occasione della Certosina. “Il telaista è per il ciclista che corre come il sarto per l'abbigliamento, quello che riesce a modellare tubi d’acciaio fino a renderli una bicicletta perfettamente su misura per il corridore», commenta Luigi Cappellini, capitano del gruppo Amatori Verrazzano che parteciperà alla Certosina e titolare dell'omonimo castello di Greve in Chianti (Fi), che quest'anno ha sposato la filosofia della manifestazione. “Il premio Il Certosino DOCG vuole riconoscere il valore di un mestiere che offre all'Italia delle assolute eccellenze che tutto il mondo ci riconosce. I nostri meccanici e telaisti nascendo all’ombra del Cupolone sono indubbiamente speciali”. (s.spa.)

Presentata La Certosina
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