Bilancio, Grassi: “70 emendamenti per il bene di Firenze”

“Ascoltiamo la cittadinanza e diamo voce ai problemi della città”

“Oggi abbiamo presentato 70 emendamenti al bilancio previsionale. E lo abbiamo fatto perché abbiamo a cuore Firenze e vogliamo dare voce alla cittadinanza e al ruolo dei quartieri”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, apre la presentazione degli emendamenti in discussione in Consiglio comunale. E spiega: “Gli interventi che abbiamo a cuore sono molti. Dal parco verde di San Bartolo alla riqualificazione delle rampe in piazza Poggi. Dal parco dell'Anconella, l'Argingrosso, l'Albereta e Pontignale all'area verde e giochi Pettini Burresi, oltre ad un intervento che riteniamo prioritario riguardo alla cosiddetta stretta di Viale Nenni. Oltre ad un intervento per la realizzazione di un giardino pubblico nell'area dell'ex Meccanò e alla realizzazione di una segnaletica luminosa per la chiusura delle strade per l'entrata e l'uscita dalle scuole. Infine anche abbiamo chiesto un seppur piccolo segnale sugli acquisti di libri e documenti per le biblioteche. E questo per le aree a verde che sono sia centrali che periferiche, visto che si stanziano risorse per le periferie nel bilancio ma non si sa neppure che cosa verrà fatto”.

“Poi parliamo anche degli interventi sulle strade e sulle piazze. Vogliamo sottolineare con questi atti – continua Grassi – che c'è bisogno di un intervento ad esempio in Piazza Dalla Piccola, in Piazza Indipendenza e Pier Vettori. E pensiamo anche alle aree cani e in particolar modo di Piazza Danti e nel giardino Caponnetto. E non voglio dimenticare anche l'anticipazione del parcheggio a Ponte a Mensola”.

“Ed infine maggiori risorse per rastrelliere, giochi nelle aree verdi del quartiere 5 accessibili ai disabili. Ed inoltre – conclude Grassi - altri emendamenti ancora per eliminare dal piano delle alienazioni immobili Villa di Rusciano, la scuola di Via Villamagna, le gualchiere delle Remole e l'area di sosta in viale XI agosto, che dovrebbe essere affittato per i dipendenti della Centrale del Latte. Sono beni pubblici, appartengono a tutti noi, non vendiamoli come se fossero un peso per Firenze ma valorizziamoli e riconvertiamoli. Peccato che siano stati tutti bocciati dalla maggioranza di Pd e Mdp”. (fdr)

 

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