Sala degli Elementi, risorgono i colori del Vasari e di Battista Del Tasso

Palazzo Vecchio, dopo due anni di restauro la Sala degli Elementi torna allo splendore originario

La Sala degli Elementi, appena restaurata, è ora nella completa fruizione dei visitatori del Museo di Palazzo Vecchio. La sala è una delle stanze più belle di tutto il palazzo, un museo nel museo, un’opera d’arte nell’opera d’arte, tanto è importante e ricca da un punto di vista storico e artistico. Nata dalla ristrutturazione vasariana del palazzo voluta da Cosimo I, era deputata agli ambienti privati del Granduca. Un ambiente che ha nella complessità, soprattutto della simbologia legata ai suoi affreschi, il proprio punto di forza, una serie di allegorie dei quattro elementi fondanti il mondo, che celebrano la dinastia Medici e la grandezza di Cosimo come legame tra il vecchio e il nuovo modo di essere “Signori” di Firenze.

Adesso, dopo due anni di attento restauro, questa sala è stata restituita alla luminosità dei colori originali, quelli voluti dal Battista del Tasso prima e da Giorgio Vasari poi. Il recupero è stato possibile grazie al finanziamento della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus per un importo dei lavori che si aggira intorno agli 800 mila euro. Un restauro che si potrebbe definire open space, visto che il cantiere era stato studiato per consentirne l’accesso ai visitatori; un’occasione unica per vedere i restauratori al lavoro e per apprezzare le opere a distanza ravvicinata, mentre i colori tornavano a nuova vita.

I lavori si sono composti di due fasi, una iniziale sulle pareti e la seconda sul soffitto, entrambe iniziate con l’analisi diagnostiche per valutare lo stato di conservazione delle opere, per poi proseguire con una fase di consolidamento delle superfici e infine di ripulitura. 

allegoria della giustizia
nascita di venere
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