Festa della Toscana

Il 30 novembre 1786 il granduca Pietro Leopoldo abolì la pena di morte

E’ il giorno che la Toscana, dal 2000, ha scelto per celebrare la sua festa, a sottolineare i valori di civiltà di cui questa terra si è fatta storicamente interprete, a partire proprio da questa importante riforma, fortemente voluta dal Granduca lorenese Pietro Leopoldo, recependo le istanze elaborate da Cesare Beccaria nel suo fondamentale ‘Dei delitti e delle pene’. In quell’opera per la prima volta si metteva in discussione che la crudeltà della pena e la durezza delle condizioni detentive potessero rappresentare un elemento dissuasivo, sostenendo al contrario che la clemenza e la dignità del trattamento potevano aiutare il condannato a redimersi.

Di seguito le celebrazioni

  • Ore 13

Corteo dei Gonfaloni da Via Cavour a Piazza della Signoria con  la Famiglia del Gonfalone di Palazzo Vecchio

  •  Ore 13.30

Cerimonia di deposizione di una corona di alloro alla targa che ricorda l’Anniversario dell’abolizione della pena di morte 

Il testo originale e completo della Riforma si trova conservato e consultabile presso l’Archivio Storico del Comune di Firenze in via dell’Oriuolo 33.

È in atto inoltre  una mobilitazione internazionale, anche nel segno delle "Città per la Vita - Città contro la pena di morte", campagna che 2012, su iniziativa di Sant'Egidio, ha messo in rete oltre duemila città del pianeta.


Inoltre S. Egidio con la Città Metropolitana di Firenze, lancia l'iniziativa "Illumina il web contro la pena di morte nel mondo", per richiedere la sospensione della pena capitale nei Paesi che la mantengono, in vista di un ripensamento


A Roma, alle ore 18,30 l'appuntamento è al Colosseo (terrazza sopraelevata di Largo Gaetana Agnesi) per la visione di un videomapping 3D sul tema "Non c'è giustizia senza vita"


L'evento è trasmesso in live streaming su questo sito e sui canali social di Sant'Egidio
 

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