Stalli ZTL. Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “Il problema non è che non c’è posto, è che non c’è la politica”

“Dopo aver denunciato l’assenza di dati aggiornati rispetto al 2007 adesso leggiamo i dati del 2020, che confermano come in 13 anni il tema degli stalli e dei permessi in ZTL abbia registrato una situazione peggiore. Alla residenza si propone solo la soluzione sbagliata dei parcheggi interrati”

“E non c’è posto”, si sente spesso borbottare, o urlare, nella nostra città. Non solo in centro storico. Ma i dati degli stalli e dei permessi in ZTL si confermano oltre ogni possibile ironia.

Per 30.340 autorizzazioni a entrare in ZTL ci sono 6.927 spazi a disposizione per la sosta (escludendo le aree f, e, g). Siamo vicini a un rapporto di un posto ogni cinque auto. Guardando solo alla residenza e a chi è domiciliato in centro la situazione è di 16.512 permessi per 5.523 stalli: un rapporto di un parcheggio ogni tre automobili. La situazione – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – appare quindi peggiore rispetto a quella fotografata nel 2007, l’ultimo riferimento che aveva l’Amministrazione fino a poche settimane fa.

Cosa è stato fatto in tredici anni? Si è proposto solo la soluzione dei parcheggi interrati, che dividono la cittadinanza e che la sinistra ha sempre contestato. Pensare una mobilità adeguata al XXI secolo vuol dire disincentivare gli spostamenti con auto private, partendo dalla massima tutela di chi resiste a vivere in un'area della città che si vuole trasformare in una vetrina di lusso, favorendo logiche di rendita che tolgono spazio al lavoro e a un’economia sostenibile.

Lunedì – annunciano Palagi e Bundu – porteremo il tema in Consiglio comunale e chiederemo di che tipo di strumenti si è dotata la Giunta per avere idea della media di ingressi in ZTL e se sia in grado di leggere la situazione presente in relazione al contesto pre-Covid-19. Inoltre vogliamo sapere con quale frequenza verranno tenuti aggiornati i dati, visto che ogni pedonalizzazione e cambiamento determina una ulteriore modifica della situazione degli stalli.

Sinistra Progetto Comune ha proposto un rafforzamento della ZTL, una maggiore spinta verso la ciclabilità e l'uso dei monopattini, una messa a disposizione delle strutture di Firenze Parcheggi, che spesso restano vuote, oltre a un forte rilancio del trasporto pubblico locale, che invece brancola nella più totale incertezza, come ci ha detto più volte la Giunta, perché non si ha idea di chi gestirà il servizio. Un bel successo, dovuto alla decisione di privatizzare ATAF e di non fare nulla di concreto per confrontarsi con la cittadinanza, anche per cambiare le nostre abitudini.

Bisogna consumare il territorio e far consumare per far girare l'economia. Scavare per indebolire il tessuto urbano. Stravolgere ogni equilibrio con la logica delle grandi opere. Attrarre grandi capitali internazionali, che notoriamente sono mossi da buoni sentimenti e non dalla cinica volontà di fare profitto a ogni costo, secondo la logica della rendita (...).

Il problema non è (solo) che non c’è posto. È che manca la politica. Lo dimostra anche la vicenda di piazza del Cestello. Un percorso partecipativo – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – che è stato solo un percorso di ascolto, durante il quale non era mai emersa un'ipotesi di parcheggio interrato, che invece la maggioranza si ostina a non voler abbandonare. Le idee sbagliate almeno coprono l'assenza di una visione del futuro?”. (s.spa.)

Scroll to top of the page