Riva sinistra d’Arno, completata la ricognizione delle funzioni di interesse pubblico storicizzate: al via la fase di progettazione per la riqualificazione e valorizzazione

Attività natatoria e di canottaggio sul Lungarno Ferrucci ed attività sportive all’aperto nel Parco dell’Albereta presenti in modo continuativo da almeno 40 anni. Approvata la proposta presentata dagli assessori Meucci e Guccione

Sono le attività natatoria e di canottaggio sul Lungarno Ferrucci e le attività sportive all’aperto nel Parco dell’Albereta le funzioni di interesse pubblico storicizzate presenti in modo continuativo sulle rive d’Arno da almeno 40 anni. È quanto emerge dalla prima ricognizione che ha avuto il via libera della giunta di Palazzo Vecchio su proposta degli assessori allo Sport Cosimo Guccione e ai Lavori pubblici Elisabetta Meucci. Per tali aree, il Comune di Firenze ha valutato il rispetto delle condizioni ed esigenze di tutela delle acque e degli argini. Sarà ora la direzione Servizi Tecnici del Comune di Firenze a completare l'elaborazione del un progetto di riqualificazione della sponda sinistra d’Arno in grado di privilegiare l’utilizzo pubblico degli spazi, progettando aree, terrazze, affacci e percorsi pedonali di libero accesso alla cittadinanza in linea con l’obiettivo dell’Amministrazione comunale di rivalutare i parchi e il percorso fluviale lungo le sponde d’Arno e al tempo stesso di garantire il libero deflusso delle acque.  
“Con questa delibera facciamo un passo importante per arrivare a una reale riqualificazione delle sponde dell’Arno - hanno detto gli assessori Meucci e Guccione - indispensabile per consentire la fruizione ai cittadini, sempre nel rispetto dei principi di massima sicurezza idraulica. Dopo la definizione delle funzioni di interesse pubblico storicizzate, andiamo avanti ora con la progettazione degli interventi”. 
Per tali aree, il Comune di Firenze ha effettuato la “valutazione di condizioni locali e di specifiche esigenze di tutela delle acque e degli argini che garantiscano lo sfruttamento, il libero deflusso e la tutela delle acque”, presentando uno studio idraulico per dimostrare l’ininfluenza ai fini del deflusso delle acque dei manufatti presenti in riva sinistra d’Arno nel tratto che si estende dal viadotto Marco Polo fino al ponte San Niccolò, per i quali il Genio Civile ha rilasciato autorizzazione per gli interventi che riguardino funzioni di interesse pubblico storicizzate, presenti in modo continuativo da almeno quarant’anni dalla data di entrata in vigore della legge regionale 41 del 2018, approvata su proposta dell’allora consigliera regionale Elisabetta Meucci in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale. (sc - sp -fn)

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