Palagi e Bundu (SPC): "Piazzale Michelangelo ha bisogno di essere valorizzato dai privati?"

"Da anni la sinistra chiede aggiornamenti sul Parco Mario Luzi, che dovrebbe collegarsi al Giardino dell'Iris. Ora vogliamo chiarimenti sui rapporti tra Comune di Firenze e Gruppo Human Company, vista la scadenza della concessione a fine ottobre 2021"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"La storia del (futuro) Parco Mario Luzi continua a essere lunga e travagliata. Inizia nel 2013 con la Giunta di allora che si impegna nel creare un pezzo di verde pubblico in onore del poeta da collegare al Giardino dell'Iris. Nel 2016 inizia il dialogo con il gestore del Camping Michelangelo, il gruppo Human Company, per anticipare la restituzione. Ad oggi a che punto siamo? In almeno tre interrogazioni diverse abbiamo chiesto approfondimenti per sapere qual era la situazione con la restituzione del terreno e la preparazione dei piani per il Parco. Nonostante le grandi novità annunciate in aula a dicembre 2019 la nota della Direzione Ambiente del 2020 è stata la stessa dell'anno prima.

Lunedì chiederemo a che punto è la restituzione anticipata, visto che la convenzione scade a fine ottobre 2021. E chiederemo anche che risposta intende dare la Giunta al Comitato per la Salvaguardia della Collina di Piazzale Michelangelo, che in una lettera ha evidenziato come il Partito Democratico persista a ritenere di dover valorizzare l'area "concedendola" ai privati. Stiamo procedendo inoltre a verificare tutte le relazioni tra il Comune e il Gruppo Human Company in città.

Infine, oltre al question time, confidiamo di riuscire a discutere anche l'ordine del giorno collegato agli aggiornamenti al DUP recentemente votati, con cui chiediamo di cambiare le decisioni politiche in merito alla gestione dell'area di piazzale Michelangelo. Che non ha certo bisogno dei privati per essere messa a valore, specialmente in un periodo di pandemia in cui si è reso evidente quanto pesi la rendita rispetto al lavoro, nella nostra città". (fdr)

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