Palagi e Bundu (SPC): “La maggioranza di Palazzo Vecchio guarda con indifferenza ai licenziamenti ingiusti?”

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune


“La vicenda della mozione con cui chiedevamo a Publiacqua di ritornare sui suoi passi rispetto al licenziamento di una lavoratrice per un commento scritto sui social è ancora viva nella nostra memoria, purtroppo. Doveva ricevere voto unanime di tutto il Consiglio comunale e all'improvviso il Partito Democratico decise di cambiare posizione.

Lunedì è toccato a un dipendente della International School of Florence. In questo istituto viene tenuto un comportamento antisindacale già sanzionato con due pronunciamenti del tribunale del lavoro: uno per licenziamento ritorsivo e l'altro proprio per violazione dell'art. 28 l. 300/70. Non solo al rappresentante sindacale licenziato, nonostante l'ordinanza di reintegra, non è stato consentito di riprendere il suo lavoro, ma l'azienda ha comminato due ulteriori licenziamenti disciplinari. La strategia dell'azienda appare essere quella di approfittare della differenza in disponibilità economiche per spingere il sindacalista indesiderato a cedere e ad accettare l'ennesimo licenziamento perché impossibilitato a difendersi a causa dell'accumulo dei costi. Nel frattempo la macchina pubblica viene impegnata dalle vertenze e l'istituto sperpera risorse, in una fase che è diventata molto delicata per via del Covid-19.

Chi lavora è stato elogiato dalle istituzioni durante le prime fasi della pandemia. Applausi, riconoscimenti pubblici, retorica da guerra. Poi di fronte a un torto evidente, ecco che comunque si girano le spalle di fronte a un'ingiustizia. Da parte di chi si definisce di sinistra.

In campagna elettorale, però, da parte della maggioranza che governa a tutti i livelli (comunale, regionale e nazionale) ci si dice preoccupati del perché le classi lavoratrici guardino a destra... Almeno lì dei colpevoli vengono trovati. Che non sono mai ovviamente le grandi aziende e i privati, che licenziano in nome del profitto e aspirano a riportarci a due secoli fa, nel mondo del lavoro.

C'è inoltre un tema che riguarda tutti i cittadini, e che è il diritto alla giustizia: se la possibilità di difendersi in tribunale per un torto subito è legata alle disponibilità economiche, un'azienda sarà sempre più forte di un lavoratore. Come Sinistra Progetto Comune continueremo a insistere sull'attualità dei conflitti tra capitale e lavoro, negati dalla quasi totalità del sistema politico e istituzionale. Continueremo a chiedere che la politica si interessi ai licenziamenti ingiusti che avvengono sul suo territorio, a prescindere dalle sentenze dei tribunali e dagli esiti delle vertenze sindacali. Perché la Costituzione fonda la Repubblica Italiana sulla dignità delle persone, che si esprime attraverso il lavoro. Questo ci è stato insegnato da chi ha fatto la Resistenza e da chi ha conquistato diritti (sociali e civili).

Garantiamo che il nostro impegno esce dalla bocciatura di lunedì rinnovato. Smascherare la retorica che nasconde le ingiustizie è il primo passo per un futuro migliore del presente”. (fdr)

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