PAC, Leonardo Calistri (Presidente Commissione ambiente, vivibilità urbana e mobilità): “Uno strumento importante che contribuirà alla transizione ecologica”

“Il piano dell’aria del Comune di Firenze è un atto complesso, coordinato e coerente con le norme di programmazione regionale e con quelle nazionali ed europee, che riprende il PAC precedente e lo completa con una serie di situazioni particolari, frutto di attenzione e di conoscenza.

La Commissione ambiente – sottolinea il presidente Leonardo Calistri – ci ha dedicato ben tre sedute di approfondimento.

Questo strumento di programmazione e, di indirizzo, si colloca in un momento storico in cui a livello mondiale, per una serie di motivi, non stiamo mantenendo gli obiettivi climatici previsti nella conferenza di Parigi. L’estate appena trascorsa – aggiunge il presidente Calistri – non dovrebbe lasciare dubbi sul fatto che il cambiamento climatico è reale.

Questa situazione ci obbliga a fare, molta attenzione e sempre di più le città sono chiamate a fare la loro parte partendo dal loro sviluppo e dalla loro integrazione con i sistemi produttivi e rurali, infatti

sappiamo bene che le azioni locali hanno un impatto globale, le amministrazioni tutte devono fare uno sforzo ancora maggiore per aumentare le proprie performance ambientali e sociali con le competenze e le modalità che gli sono consentite e attribuite.

Per quanto riguarda la mobilità ci sono molti interventi previsti, molti già realizzati e altri in via di completamento: penso alla programmazione dello ‘scudo verde’ e al suo impatto positivo che avrà sulla vivibilità della città e sulla qualità e dell’aria; penso alle zone 30 e alla sua estensione, alla bicipolitana, alla mobilità soft, allo sharing ed ai monopattini e poi penso al sistema tranviario che c’è e che ci sarà nel 2030 e a tutti i benefici che si porta dietro. Il sistema tramviario è un’occasione storica per Firenze dato che prevede parcheggi scambiatori ed il rafforzamento delle infrastrutture stradali. Infatti è indispensabile ridurre il congestionamento delle nostre arterie viarie per ridurre l’inquinamento in modo serio e responsabile.

Devo anche dire che tutti questi interventi dovranno portare un risultato che è quello della riduzione delle macchine in città. Dobbiamo dirlo con forza: ci sono troppe macchine. La bontà di questa pianificazione dovrà portare anche a questo risultato. È per questo che la promozione e lo sviluppo e della mobilità su due ruote rappresenta e rappresenterà sempre di più un cardine della strategia per la mobilità sostenibile. Penso inoltre a tutti gli importanti risultati che abbiamo avuto in questi anni a proposito del risparmio energetico.

All’interno del PAC non poteva mancare quell’attenzione al verde, al suo ruolo che ha per il contenimento e l’abbattimento del PM10 e gli NO.

Per fare questo abbiamo bisogno anche di aumentare il nostro patrimonio arboreo e migliorare quello esistente, infatti abbiamo previsto 20000 nuove piante.

Credo che debba essere fatto risaltare all’interno di questo PAC anche la volontà di limitare gradualmente il fumo nelle aree verdi. Credo che sia una battaglia di civiltà e, perché no, valutare attentamente di arrivare a proibire il fumo all’interno degli impianti sportivi comunali.

Tali cambiamenti devono essere accompagnati da informazioni e comunicazioni mirate alla cittadinanza al fine di renderla cosciente non solo dei cambiamenti ma anche delle decisioni conseguenti. Credo – conclude il presidente della Commissione ambiente, vivibilità urbana e mobilità – che il Pac contribuirà alla transizione ecologica. Ha bisogno di essere pianificata e applicata con coraggio e determinazione. I costi del non agire saranno incommensurabilmente più alti, mentre i vantaggi che possono derivare da un’azione decisa si traducono in nuovi posti di lavoro, nella riduzione dei costi per la salute e i sistemi sanitari, nonché nella riduzione di danni globali evitati per le azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici”. (s.spa.)

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