Modifica Statuto comunale, Forza Italia e Fratelli d'Italia: "Ecco la sinistra unita in nome dell'antifascismo elettorale"

"Atto utile solo per ribadire il concetto di democrazia di PD e dintorni: di certi temi decidono loro chi può parlare e chi no"

"Una modifica allo Statuto comunale del tutto inutile se non illegittima nel merito, perché ovviamente niente cambia né potrebbe cambiare rispetto a quanto prevede la legge italiana sulla libertà di parola, ma utile per ribadire a tutti i fiorentini un concetto: in questa città è la sinistra a decidere chi possa o non possa parlare di certi temi. Un atteggiamento davvero democratico. Siamo curiosi di capire chi giudicherà quali saranno le manifestazioni autorizzate e quali quelle da mettere all’indice: una commissione? Il Partito Democratico? L’ANPI? Una giuria Popolare?”. Questo il commento dei consiglieri del gruppo Forza Italia Cellai, Tenerani, Razzanelli e Tani insieme al capogruppo di Fratelli d'Italia Torselli.

"Che senso ha condannare razzismo, omofobia e sessismo mettendoli insieme all'ideologia politica del fascismo? Se davvero si voleva fare un atto che avesse un senso, allora si doveva citare anche il comunismo che, nel corso del Novecento e oltre, ha causato ancora più morti e discriminazioni, dall'Unione Sovietica alla Cina, fino a tutti quei paesi dove il comunismo ha imperato togliendo democrazia e libertà alle persone" nota Razzanelli.

"Con le elezioni in vista, ecco che torna la sinistra unita in nome dell'antifascismo a scoppio ritardato di 70 anni, a quanto pare l'unico collante che possa tenere insieme PD e formazioni della sinistra di maggioranza e opposizione. Ed ecco che il Consiglio comunale, invece di occuparsi dell'amministrazione della città – e sì che ce ne sarebbe un gran bisogno – resta occupato per ore a discutere di fascismo e antifascismo, di razzismo e antirazzismo, e per non farsi mancare nulla, anche di ciò che possa essere definito sessista e cosa no. A distribuire il patentino su chi possa esprimere le proprie opinioni ci pensano loro: i paladini della democrazia" aggiungono i consiglieri di opposizione.

"Abbiamo votato contro questa delibera – concludono – e continueremo a sostenere la possibilità per tutti di manifestare il proprio pensiero in ogni sede: la libertà è un concetto che ci appartiene, l'omologazione culturale in nome del pensiero unico 'di sinistra' sicuramente no". (fdr)

 

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