Gualchiere di Remole, approvati ulteriori interventi di manutenzione e messa in sicurezza

Il progetto concorrerà all’assegnazione annuale dei fondi che il Ministero dei Beni Culturali dedica, tramite le Soprintendenze territoriali, ad interventi di restauro sul patrimonio storico nazionale

 
Il restauro delle coperture e dei solai delle Gualchiere di Remole, potrebbe vedere anche il contributo economico del Ministero dei Beni Culturali. La giunta comunale ha approvato in linea tecnica un progetto che prevede ulteriori interventi sulla copertura e sui solai che vanno a implementare la manutenzione e la messa in sicurezza di porzione dei tetti dell’immobile attualmente in corso. Di concerto con la Soprintendenza il progetto parteciperà alla selezione annuale con cui il Ministero assegna contributi per interventi di restauri e altri interventi conservativi su beni culturali. È stata proprio la Soprintendenza ad accertare che le Gualchiere rientrano tra i beni per i quali è possibile concorrere all’assegnazione di questo tipo di contributi. Per questo gli uffici comunali hanno progettato un intervento di restauro in due lotti: il primo è relativo al ripristino di tetti e solai; il secondo consiste nel rifacimento delle parti murarie e delle facciate e la ricostruzioni delle parti crollate. Il progetto approvato in delibera riguarda il primo lotto per un investimento pari a 600mila euro di cui 260mila reperiti nel bilancio comunale mentre i restanti 340mila euro saranno oggetto della richiesta di contributi ministeriali.

“Si tratta di un progetto di particolare rilievo - sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Alessia Bettini - perché riguarda un bene di valore storico e culturale e si tradurrà non solo in interventi di messa in sicurezza e restauro conservativo ma anche in un importante risanamento di una situazione di degrado”.

"La richiesta di finanziamento al Ministero, sperando che la procedura si concluda positivamente, rientra nel percorso di valorizzazione e riqualificazione di questo importante sito storico a cui come Amministrazione fiorentina insieme al Comune di Bagno a Ripoli abbiamo deciso di dedicare nuove energie e concreto impegno volto alla futura fruibilità del bene”  aggiunge l’assessore al patrimonio immobiliare Alessandro Martini.

Infatti, parallelamente a questi lavori di manutenzione e messa in sicurezza,  procede il percorso per la valorizzazione avviato dall’Amministrazione comunale dopo la decisione di superare la precedente scelta dell’alienazione. Una valorizzazione che prevede la concessione d’uso del complesso con l’obiettivo di attrarre l’interesse di investitori privati e, al contempo, di reperire le risorse necessarie al restauro. Il percorso, che coinvolge anche il Comune di Bagno a Ripoli e il Gruppo “per le Gualchiere di Remole” del Circolo Vie Nuove, ha visto la nomina di un gruppo tecnico di lavoro (con rappresentanti delle due amministrazioni, del gruppo delle Vie Nuove e di esperti).
Le attività del gruppo tecnico si sono ampliate fino a comprendere il coordinamento di ulteriori azioni pubbliche, a partire da quelle che riguardano l’asta fluviale e la sua manutenzione. Rientra in questo ambito la convenzione tra la Direzione Ambiente del Comune di Firenze e il Consorzio di Bonifica, rinnovata all'inizio di quest'anno per il biennio 2020-2021, per una serie di interventi come la manutenzione ordinaria dell'alveo, delle sponde e delle banchine su tutto il tratto della Gora di Remole di circa 440 metri, da eseguire da parte del Consorzio per conto del Comune; un programma manutentivo costante, con cadenza annuale, delle opere di derivazione e alimentazione idraulica del complesso (compresi interventi di sfalci della vegetazione erbacea e arbustiva, tagli selettivi di alberature, rimozione di ogni altro ostacolo al corretto deflusso delle acque, etc.) e l’avvio di un’attività progettuale dedicata ai resesi esterni affidata dal Consorzio di Bonifica ad un architetto paesaggista (Andrea Meli - studio Inland) e finalizzata a incrementare la conoscenza e la fruizione pubblica del luogo. In questo modo un vasto spazio in riva all’Arno, attrezzato in modo spontaneo e non invasivo, potrà diventare fruibile ai cittadini. L’emergenza sanitaria Covid-19 ha reso impossibile realizzare questo intervento per l’estate in corso.
 
Intanto il Comune di Firenze (Servizi Belle Arti e Ricerca finanziamenti) sta aggiornando la schedatura del complesso propedeutica al coinvolgimento dell’interesse privato e l’individuazione delle linee di finanziamento comunitarie esperibili per il finanziamento del recupero funzionale dello stesso ed il complesso è stato inserito nell’avviso 2020 del Florence I Care, appena pubblicato. Mentre il Servizio Patrimonio sta coordinando le strategie patrimoniali di gestione del bene con particolare riferimento alle relazioni inter istituzionali in essere (Regione Toscana,  Soprintendenza, etc) ed alle attività amministrative propedeutiche alla pubblicazione di un avviso pubblico per la concessione di valorizzazione culturale delle Gualchiere di Remole. (mf)

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