Fondazione Zeffirelli, l’assessore Martini: “Meravigliati dalle polemiche sul canone. Già applicato il massimo abbattimento possibile”

Il responsabile del patrimonio interviene nel dibattito innescato dalle parole del figlio del maestro recentemente scomparso

“La polemica innescata dalle parole di Pippo Zeffirelli ci ha meravigliato. Alla Fondazione Zeffirelli viene applicato il canone con il massimo abbattimento possibile previsto dalle norme”. L’assessore al patrimonio immobiliare comunale Alessandro Martini interviene così nella polemica avviata qualche giorno dal figlio del regista recentemente scomparso. “La presenza della Fondazione Zeffirelli a Firenze sta molto a cuore all’Amministrazione, come testimonia l’impegno profuso per realizzare la sede in San Firenze esaudendo il desiderio del maestro recentemente scomparso. Ma questo non può prescindere dalle regole: è la normativa che non consente a un’Amministrazione di concedere gratuitamente un bene immobile di sua proprietà. È possibile applicare delle riduzioni sulla base della finalità culturale, sociale e via dicendo e alla Fondazione viene applicata la massima riduzione possibile”.

 

La delibera di concessione approvata nel 2015 stabiliva infatti l’assegnazione a titolo oneroso di una porzione del complesso di San Firenze alla Fondazione Zeffirelli per realizzare il “Centro Internazionale delle arti e dello spettacolo” (comprensivo di spazi dedicati al museo, biblioteca ed archivio, nonché attività di formazione e servizi accessori, quali ristorazione e bookshop), prevedendo in ottemperanza al regolamento sui beni immobili un canone agevolato nonché lo scomputo dal canone degli eventuali investimenti a carico del concessionario per l’adeguamento funzionale necessario dei locali. La concessione è stata firmata a luglio 2016 con scadenza luglio 2045 (durata 29 anni). Per quanto riguarda il canone, è stato stabilito sulla base di quello di mercato individuato dalla commissione valutazioni immobiliari della Direzione Patrimonio. Al canone di mercato (309.600 euro annuali pari a 25.800 euro mensili) è stata applicata la riduzione prevista dal regolamento comunale per l’assegnazione di immobili comunali ai soggetti senza fini di lucro, pari al 50%, a cui si è aggiunto un ulteriore abbattimento del 30% a seguito della convenzione stipulata con la Direzione Cultura e Sport. A conti fatti il canone annuo che la Fondazione corrisponde al Comune è di 61.920 euro pari a 5.160 euro al mese (oggi dopo rivalutazione Istat 5.248,96 euro).

 

“Visti il valore e la posizione di un complesso immobiliare come San Firenze non mi sembra un canone sproporzionato: si tratta comunque di uno spazio di oltre 3.500 metri quadrati in una zona dove di affitti sono sicuramente più alti – sottolinea l’assessore Martini –. Non ci dimentichiamo che si tratta di un bene pubblico di pregio che come Amministrazione dobbiamo far fruttare a favore della città. Questo ovviamente non esclude la possibilità di altri tipi di sostegno per la Fondazione che anzi sono auspicabile e su cui lavoreremo” conclude l’assessore. (mf)

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