Enrico Conti (PD): “Ascoltiamo il messaggio di Piazza San Giovanni”

“La manifestazione indetta dai sindacati confederali e svoltasi a Roma, sabato 16 ottobre, è stata un grande successo politico e di partecipazione.

La partecipazione - ricorda il consigliere PD Enrico Conti – è stata elevatissima, almeno 80.000 persone, sono confluite in una piazza San Giovanni stracolma, che non riusciva a contenere in alcun modo i manifestanti, una parte dei quali non è riuscita neppure a raggiungerla a causa di un guasto alla metropolitana.

Una piazza fatta di tante generazioni e anche di culture e di sensibilità politiche diverse ma fortemente unite dai valori democratici di convivenza civile, che si sono date la mano per dire no ad una violenza politica di matrice neofascista che si è diretta contro tutti i lavoratori italiani, non solo contro la CGIL. Ed è un peccato che una forza politica come Fratelli d’Italia, che ancora oggi nei sondaggi esprime un largo consenso nel Paese, non abbia avuto la forza di riconoscere subito la matrice di quell’attacco violento e il suo significato.

Una piazza antifascista, non contro qualcuno ma per garantire la democrazia per tutti e ribadire i principi fondamentali della nostra Costituzione; la Costituzione – prosegue Conti – nata dalla lotta al nazifascismo.

Una piazza che ha parlato a tutto il Paese di futuro, di quale modello di convivenza sociale e civile vogliamo. Per la quale è necessario aprire una grande stagione di cambiamento sociale che deve vedere al centro il lavoro, un lavoro sicuro e di qualità e il diritto alla cultura e alla salute per tutti.

Un modello sociale nel quale il lavoratore non debba essere costretto per affermare il proprio diritto al lavoro, le proprie capacità, a competere a scapito dei diritti propri e degli altri. Un modello sociale fondato sui valori di cooperazione e di responsabilità sociale, del lavoro come dell’impresa.

Oggi più che mai questi valori sono fondamentali, viste le enormi sfide che pone l’attuale crisi sanitaria, il cambiamento climatico globale e vista l’occasione irripetibile costituita dai fondi europei del PNRR per rilanciare un modello sociale europeo socialmente inclusivo e ambientalmente sostenibile.

Un modello sociale che non può che vedere nelle rappresentanze dei lavoratori un corpo intermedio fondamentale da coinvolgere e rendere coprotagonista del cambiamento e non certo da attaccare, men che meno in modo violento.

Non può esistere alcuna contrapposizione tra i cosiddetti diritti civili e i diritti sociali. Gli uni si tengono saldamente agli altri. I primi sono la cornice giuridica che permette di realizzare i secondi certo, ma questi ultimi sono la linfa che alimenta i primi. Li rende concretamente esercitabili.

Questo – ha concluso il consigliere PD Enrico Conti – ha detto quella manifestazione e di questo messaggio dobbiamo far tesoro”. (s.spa.)

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