Domani tredici nuove 'Pietre d'inciampo' a Firenze

Domani altri 13 cittadini, vittime della deportazione nazista e fascista, saranno ricordati a Firenze con una 'Pietra d’inciampo' nei luoghi in cui vissero. Il progetto, voluto dalla Comunità Ebraica di Firenze e dal Comune, ha preso il via dopo l’approvazione dell’apposita delibera, il 9 aprile scorso. L'artista tedesco Gunter Demnig produce piccole targhe di ottone incastonate su cubetti di cemento che vengono incassati nel selciato di fronte all’ultima abitazione della vittima. A Firenze le prime undici apposizioni sono state effettuate il 9 gennaio scorso. In tutta Europa si è raggiunta, per ora, la cifra di 72 mila.
Domani si parte alle 12.30 in piazza d'Azeglio 12 con due pose (in ricordo di Giuseppe Siebzehner e Amalia Koretz) alla presenza della vicesindaca e assessora alla toponomastica Cristina Giachi e dei rappresentanti della Comunitá ebraica di Firenze. Si proseguirà alle 15 in via Bovio 1 e 7 (le pietre saranno dedicate a Giorgio Levi delle Trezze, Xenia Haya Poliakov e Lucia Levi). Alle 16 cinque pietre saranno apposte in via Marsala 2  (per commemorare Amelia, Augusto, Lucio e Sergio Gallico e Giulia Pacifici) e alle 16.45 tre pietre saranno sistemate in piazza delle Cure 7 (in ricordo di Aldo e Giulio Levi e Adriana Castelli). 
“Le Pietre d’inciampo - ha sottolineato la vicesindaca Giachi - sono l’ulteriore dimostrazione di quanto Firenze tenga a coltivare la memoria. Sono i segni del passato che ricordano ferite rimaste aperte nelle comunità ebraica e cittadina e aiutano a stimolare in chi ci si ‘imbatte’ il ricordo della Shoà e di tutte le vittime della deportazione nei campi di sterminio nazisti”.  (fn)

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