De Blasi e Masi (MoVimento 5 Stelle): “Beni confiscati alle mafie”

“Riconosciamo l’impegno del Comune di Firenze ma vogliamo che sia mantenuta alta l’attenzione di tutte le forze politiche nei confronti della lotta alla criminalità organizzata, in vista dei soldi che arriveranno dal Pnrr”

“Ringraziamo l’Assessora Giuliani per aver dato riscontro oggi in Consiglio Comunale alle nostre sollecitazioni in merito ai beni immobili e aziende confiscati alle mafie a Firenze” così il consigliere De Blasi.

“Nel 30esimo anniversario dell’attentato di Via dei Georgofili, era doveroso fare il punto sulla situazione della lotta alla criminalità organizzata in Toscana. Ebbene, abbiamo riscontrato che negli ultimi due anni il numero di beni confiscati è aumentato, con un +169 immobili e un +69 aziende, a dimostrazione che la mafia c’è ed è presente anche a Firenze, come nel resto della Regione”.

“Siamo però lieti che l’Amministrazione Comunale sia riuscita – come ha dichiarato oggi l’Assessora – a trasformare due immobili confiscati alla mafia in case-famiglia e a investire nel progetto sociale “Dopo di Noi” di grande rilevanza per il futuro delle persone con grave disabilità” proseguono i pentastellati.

“Abbiamo poi chiesto conto della risoluzione n. 182/2021 che fu votata in Consiglio Comunale, al fine di rendere Firenze protagonista nel riutilizzo dei beni confiscati. Su questo punto, l’assessora Giuliani ha ribadito l’impegno del Comune sottolineando però il limite delle competenze assegnate agli enti locali”.

“Vogliamo sottolineare l’importanza di non sottoporre ad aste pubbliche i beni confiscati alle mafie perché questi potrebbero rientrare in possesso degli stessi soggetti mafiosi e condividiamo l’appello dell’Assessore alla legalità della Regione Toscana Ciuoffo che, udito in Commissione 8, ha evidenziato il forte pericolo della gestione dei fondi del Pnrr, che potrebbero cadere nelle mani della mafia”.

“Per questo motivo – concludono De Blasi e Masi – auspichiamo la cooperazione di tutte le forze politiche affinché questi soldi siano gestiti e destinati in maniera trasparente e non siano preda della criminalità organizzata”. (s.spa.)

Scroll to top of the page