Convegno su legge di riforma della polizia locale, Grassi (Frs): “Il Comandante Casale partecipa nella doppia e triplice veste o era autorizzato dal Comune?”

“Il conflitto di interesse tra il suo ruolo e quello di consulente di un privato è innegabile”

Il Comandante della Polizia Municipale, il Dottor Casale, ha organizzato un convegno come presidente della 'Unione dei Comandanti della Polizia Locale' e vi ha partecipato. Il tema della giornata era la proposta di legge di riforma della polizia locale, tenutasi alla Camera di Commercio di Firenze. E già questo non ci sembrerebbe del tutto normale. Peccato che l'iniziativa fosse organizzata anche da Infopol, di cui Casale è direttore della rivista, oltre che consulente e che la presidente della società era candidata con la lista civica di Fontana alla Regione Lombardia”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, attacca. E incalza: “L'iniziativa aveva lo scopo, si dice nella locandina, per dialogare anche con le forze politiche in Parlamento di una riforma della polizia locale. Peccato che non fossero state invitate tutte le forze presenti in Parlamento ma solo quelle che facevano comodo agli organizzatori. Eppure il sindaco e l'assessore Gianassi sono andati a fare gli onori di casa”.

Una iniziativa tra politica e istituzioni, organizzata a Firenze dal Comandante, che dovrebbe occupare meglio il suo tempo per occuparsi della città e del suo Comando. Anzi – insiste il capogruppo di Firenze riparte a sinistra – forse, visti i pessimi risultati del suo operato, sarebbe auspicabile che si dedicasse a queste attività completamente lasciando l'incarico da Comandante”.

“Oggi ci vien detto, in risposta alle nostre obiezioni, che la sua partecipazione era estranea all'amministrazione comunale. Se davvero partecipava in altra veste, chi faceva il Comandante della Polizia Municipale a Firenze? E dobbiamo credere che il personale fiorentino abbia richiesto singolarmente e poi sia stato autorizzato dal Comando ad essere lì per interesse professionale? È ovvio che una iniziativa del Comandante in città eserciti pressione sugli agenti. Per questo chiederemo – continua Grassi – richieste, autorizzazioni e il registro giornaliero del personale della Polizia. L'obiettivo di assessore e del neo comandante appena nominato era mandare gli agenti per strada e non a fare da pubblico alle iniziative organizzate dal Comandante in doppia, triplice veste”.

Fatto sta che l'assessore Gianassi, oggi, con le risposte fornite in aula vuole prenderci in giro. Erano presenti – conclude Grassi – aziende private a promuovere i propri prodotti al convegno. Così è fin troppo evidente la doppia veste del Comandante in una iniziativa organizzata nella sua città. E sappiamo bene anche quanto intende spendere il Comune di Firenze in fatto di sicurezza e telecamere sul territorio. Sarà un caso?”.

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